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‘Perdersi o ritrovarsi?’, presentazione libro

Massimo Corsale, 'Perdersi o ritrovarsi? navigare (serenamente) nelle nostre angosce quotidiane'


Il 5 ottobre a Palazzo Sant’Agostino, Salerno

Riceviamo e pubblichiamo.

Palazzo Sant’Agostino, sede della Provincia di Salerno, ospiterà giovedì 5 ottobre, alle ore 17:00, nella sala giunta, la presentazione del libro di Massimo Corsale, ‘Perdersi o ritrovarsi? navigare (serenamente) nelle nostre angosce quotidiane’, Oèdipus 2017; forum con Pino Cantillo, filosofo, Barbara Cangiano, giornalista, Gabriele Pulli, sociologo.
È possibile vivere serenamente l’angoscia? Non è contraddittorio?
[…] Kierkegaard ci dice che l’angoscia è la vertigine che proviamo di fronte all’abisso delle possibilità, e quindi alla responsabilità che ci spetta di dover scegliere fra alternative di cui non siamo in grado di prevedere le conseguenze più rilevanti; e che essa deriverebbe dal peccato originale, evento simbolico da cui trarrebbero origine tutti i mali che affliggono la specie umana.

E quindi l’angoscia sarebbe parte del destino di tutte le generazioni: il libro perciò ricostruisce, rifacendosi a un approccio fenomenologico radicale, gli sforzi compiuti nel passato in occidente per tenerla sotto controllo; e l’itinerario si conclude affrontandone la fenomenologia nell’attuale società postindustriale e globalizzata, in cui risultano inefficaci gli antidoti già conosciuti, religione, politica, scienza e tecnica, benessere economico.

Massimo Corsale (Napoli, 1935), sociologo con forti interessi filosofici, ha insegnato nelle Università di Salerno, Roma “La Sapienza” e Napoli “Suor Orsola Benincasa”.
Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo ‘Un autobus per Utopia: beni culturali, cultura, controcultura’ (Roma 1975); ‘Certezza del diritto e crisi di legittimità’ (Milano 1979); ‘Il governo del disagio: l’esperienza del progetto-giovani a Napoli negli anni ’80’ (Napoli 1993, con altri); ‘L’autunno del Leviatano: legame sociale, norme e democrazia nella società plurale’ (Napoli 1998), ‘L’attore sociale e la principessa Turandot: senso, identità, verità’ (Torino 2010).

Massimo Corsale
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