‘Avviare nuova politica di investimenti. Speranza per il Paese dalle prossime amministrative’
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa Claudio Pedrazzini Forza Italia Regione Lombardia.
Alla prosopopea renziana che ormai da mesi inonda stampa e tv, annunciando di volta in volta successi straordinari e riforme portate a compimento per il definitivo rilancio del Paese, arriva – peraltro prevista da tempo – l’ennesima doccia gelata dell’Europa e delle Istituzioni finanziarie.
Altro che ripartenza, altro che crescita, altro che svolta: è notizia di questi giorni l’invio di una raccomandazione ufficiale in cui l’Unione Europea sollecita l’Italia a correggere urgentemente conti e bilancio del nostro Paese. Sempre nei giorni scorsi l’agenzia di rating Fitch aveva già abbassato tutte le stime di aumento del Pil italiano del 2016. Insomma una bocciatura su tutti i fronti, con la credibilità dell’Esecutivo italiano sempre più ridotta al lumicino.
Così dichiara Claudio Pedrazzini, Presidente del gruppo regionale lombardo di Forza Italia.
Solo Renzi, circondato dal suo entourage fiorentino di cortigiani e tirapiedi ben pagati e piazzati su ogni poltrona disponibile con una strategia di occupazione del potere davvero spregiudicata, continua a raccontare una realtà che non esiste e che non è mai esistita. Lo sanno bene – continua Pedrazzini – le famiglie, le imprese, i giovani, i lavoratori. Occorre dunque una svolta, rinunciando alla solita politica dei tagli e del rigore, a favore invece di un nuovo grande progetto che ponga al centro lo sviluppo di un piano economico ed industriale del Governo ben preciso per le imprese. Su questo fronte anche l’Europa dovrà favorire tale percorso.
Intanto guardiamo con fondata speranza alle elezioni amministrative della prossima primavera, vero banco di prova per dare lo sfratto a Matteo Renzi e al suo Esecutivo delle chiacchiere e dei trasformisti e per restituire a Milano, con la vittoria del nostro candidato Stefano Parisi, l’amministrazione dei fatti alternativa alla sinistra delle parole.