Home Toscana Regione Toscana Pecorino Toscano DOP, Regione a fianco Consorzio per potenziare filiera

Pecorino Toscano DOP, Regione a fianco Consorzio per potenziare filiera

482
Palazzo Strozzi Sacrati


Download PDF

Conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Dati economici 2018 e prima edizione di ‘Caseifici aperti’: sono stati questi gli argomenti al centro della conferenza stampa organizzata da Regione e Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP che si è tenuta oggi 28 maggio a Palazzo Strozzi Sacrati.

Sono intervenuti l’Assessore regionale ad agricoltura e foreste e il  Presidente e Direttore del Consorzio.

L’Assessore, commentando i dati 2018 del Consorzio, ha spiegato che l’andamento positivo sui mercati esteri del pregiato formaggio toscano, +25% dell’export, conferma che la scelta di valorizzarne la qualità, la certezza del prodotto e la tracciabilità si è rivelata positiva.

L’Assessore ha poi spiegato che, riguardo al saldo negativo registrato nel mercato interno, -13%, ha pesato soprattutto l’immissione di ingenti quantità di pecorino romano a causa del surplus di produzione di latte sardo.

Tuttavia ha aggiunto che la Toscana, grazie agli interventi adottati a tutela degli allevatori e che puntano a potenziare tutta la filiera, a migliorare gli aspetti qualitativi e quantitativi della produzione e a promuovere con forza le specificità del formaggio toscano, conta di ottenere una crescita ulteriore sul mercato estero ed un assestamento su quello interno.

‘Caseifici aperti’, ha aggiunto l’Assessore, è un’iniziativa assolutamente da promuovere con forza perché, sulla scia di altre analoghe riguardanti filiere agroalimentari di grande importanza per la Toscana, permette a tante persone di vedere con i propri occhi come si arriva ad un prodotto finito di eccellenza.

Come per l’olio o il vino, anche per il pecorino non c’è niente da nascondere ma tutto da vedere.

Interpellato sul problema annoso delle predazioni, l’Assessore ha quindi spiegato che la Toscana non è d’accordo con il Piano lupo presentato dal Governo e che vorrebbe individuare un’iniziativa di raccordo allevatori -Regione – Governo – Commissione europea per dare una risposta al problema.

Poi ha concluso ribadendo che la Toscana ha come unico interesse la salvaguardia degli allevamenti e della sicurezza dei cittadini, certamente non quello di abbattere lupi, a meno che non sia inevitabile.

Quindi, ha lanciato un provocatorio invito ad agire quanto prima a chi fosse in grado di catturarli e spostarli in altre zone dove non creino contrasto all’attività umana, garantendo per questo la collaborazione della Regione.

Print Friendly, PDF & Email