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PE chiede applicazione più severa delle sanzioni UE contro la Russia

UE - Russia


Richiesta la completa chiusura del mercato UE ai combustibili fossili russi e un divieto totale delle importazioni russe di GNL e GPL

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Parlamento europeo in Italia.

I deputati vogliono un maggiore controllo a livello dell’UE e maggiori sforzi per limitare la capacità di Mosca di eludere le misure restrittive dell’UE.

In una risoluzione non vincolante approvata giovedì per alzata di mano, il Parlamento esprime la sua preoccupazione per le lacune esistenti nel regime di sanzioni dell’UE nei confronti della Russia.

Pur sottolineando la natura senza precedenti delle misure restrittive dell’UE, i deputati sottolineano la mancanza di un’applicazione adeguata delle sanzioni, e i tentativi di minare gli sforzi atti ad indebolire strategicamente la base economica e industriale russa e ostacolare la capacità del Paese di condurre una guerra.

Nella risoluzione si specifica che la Russia ha la capacità di aggirare misure quali le sanzioni relative ai tetti ai prezzi del petrolio introdotte dai Paesi dell’UE, oltre che dalla cosiddetta ‘Price Cap Coalition’, in italiano: ‘Coalizione per il tetto dei prezzi’.

I deputati rilevano anche che le importazioni nell’UE di prodotti petroliferi realizzati con petrolio russo da Paesi come l’India sono aumentate, creando essenzialmente una scappatoia per l’ingresso nell’UE per il petrolio del Cremlino.

I deputati sottolineano come componenti occidentali critici trovino ancora la via verso la Russia attraverso Paesi come Cina, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Kazakistan, Kirghizistan e Serbia.

Esprimono profonda preoccupazione anche per il commercio in corso di beni critici per la guerra, oggetto di sanzioni tra gli Stati membri e Mosca, e per le segnalazioni secondo cui Paesi come l’Azerbaigian effettuerebbero operazioni di riciclaggio per rivendere il gas russo.

I deputati nel testo sottolineano inoltre che l’Unione europea rimane ancora uno dei maggiori clienti della Russia per i combustibili fossili, a causa delle continue importazioni di gas da gasdotto e GNL, nonché di varie eccezioni al divieto di importare petrolio greggio e prodotti petroliferi.

Il mercato dell’UE deve essere chiuso ai combustibili fossili russi

I deputati chiedono all’UE e ai suoi Stati membri di rafforzare e centralizzare a livello dell’UE il controllo sull’attuazione delle sanzioni e di sviluppare un meccanismo per la prevenzione e il monitoraggio dell’elusione delle stesse.

Invitano inoltre l’UE a rafforzare il coordinamento sull’applicazione delle sanzioni esistenti sulle esportazioni di petrolio russo, a chiudere adeguatamente il mercato dell’UE per i combustibili fossili di origine russa e a tutte le grandi società petrolifere russe, a Gazprombank, alle loro filiali, nonché ai loro consigli di amministrazione e ai loro dirigenti.

Nella risoluzione si afferma che l’UE dovrebbe collaborare con il G7 per abbassare sostanzialmente il tetto al prezzo del petrolio ed i prodotti petroliferi russi.

I deputati invitano inoltre a imporre un divieto totale sulle importazioni nell’UE di GNL e gas di petrolio liquefatto russi e sulle importazioni di combustibili e altri prodotti petroliferi da Paesi terzi, se tali prodotti sono stati fabbricati utilizzando petrolio russo.

Il Parlamento auspica inoltre che l’UE proibisca le esportazioni di petrolio e GNL russi attraverso il territorio dell’UE e introduca limiti di prezzo e di volume alle importazioni nell’UE di fertilizzanti russi e bielorussi.

I deputati chiedono alla Commissione europea e ai Paesi dell’UE di estendere le sanzioni per includere un divieto totale di commercializzazione e taglio di diamanti di origine russa o riesportati dalla Russia verso l’UE.

Infine, l’UE dovrebbe trovare una soluzione giuridica che consenta la confisca dei beni russi congelati e il loro utilizzo per la ricostruzione dell’Ucraina.

Il testo adottato

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