ExPartibus in visita alla sede di Bruxelles del Parlamento Europeo
Martedì 26 giugno abbiamo avuto l’onore di essere tra le selezionatissime testate a presenziare alla conferenza di Alto livello Il patrimonio culturale in Europa: un ponte tra passato e futuro che si è tenuta presso l’Emiciclo del Parlamento Europeo di Bruxelles.
Un convegno esclusivo, dalle 14:00 alle 19:00, in cui personalità di spicco del mondo politico e culturale dell’UE, “testimonial” del genio europeo, come dirà nel corso del suo intervento inaugurale il Presidente Antonio Tajani, illustreranno la strategia in atto per l’Anno del Patrimonio Culturale europeo 2018.
L’iniziativa, fortemente voluta dal Presidente, rappresenta il prosieguo di una serie di incontri di alto livello già organizzati su temi quali il futuro del digitale, l’immigrazione, il turismo e i rapporti con l’Africa. Scopo principale di tali meeting è, appunto, fare di questo luogo un vero e proprio Parlamento dei cittadini. Data l’importanza e le ripercussioni su milioni di cittadini europei, l’evento merita di essere raccontato con dovizia di particolari.
Ma andiamo con ordine. L’appuntamento con i nostri referenti responsabili dell’Ufficio d’informazione in Italia è per le 12:45 davanti l’ingresso dello stabile. Lo staff, capitanato da Maurizio Molinari, Santina Romei e Valentina Parasecolo, ci coordina in modo impeccabile fin da prima della partenza: oltre ai documenti utili per il convegno, infatti, ci sono state fornite, via mail, indicazioni logistiche per spostarci comodamente in città e per raggiungere la sede. Inoltre, un utilissimo gruppo WhatsApp, appositamente creato per scambiarci informazioni in tempo reale, ci tiene costantemente aggiornati sui passi da compiere.
E, difatti, nonostante le tante persone presenti, riusciamo senza problemi ad individuare Valentina che viene a prelevarci per consegnarci i badge e, dopo i controlli di sicurezza, ci conduce da Maurizio, impegnato in comunicazioni telefoniche con i colleghi.
Ci raggiunge la spagnola Sara Martos, per assicurarsi che firmiamo ogni documento necessario alla registrazione. Non incontreremo personalmente altri valenti collaboratori che però ci supportano a perfezione da dietro le quinte.
Nell’attesa che tutti i compagni di quest’avventura arrivino, in totale, se non sbaglio siamo in 31, Maurizio ci spiega il programma pomeridiano, non mancando di sottolineare che, nel rispetto di alcuni momenti focali in cui ci sposteremo in gruppo, abbiamo una certa libertà di movimento tra un panel e l’altro nel caso in cui volessimo intervistare qualcuno degli ospiti.
Entriamo nella Plenary chamber, la celeberrima stanza in cui si decide il destino della nostra Europa.
Il gruppo italiano, compatto, viene assegnato ai posti degli eurodeputati, il mio è il 499, centrale, giusto di fronte al tavolo dei relatori sopra al quale troneggiano le bandiere degli Stati Membri e lo stemma dell’UE. Per quanto abbia provato ad immaginarlo, vengo travolta dall’emozionante sensazione di essere lì.
Impossibile riportare nel dettaglio tutti i notevoli contributi, ci vorrebbe uno spazio infinito, proverò a sintetizzare, per quanto possibile, per dare un’idea di cosa abbia significato.
Il ricco programma è suddiviso in una sezione di apertura, tre panel – Patrimonio culturale e spirito europeo, che sottolineerà l’importanza politica e sociale del patrimonio culturale; Preservare e promuovere il patrimonio culturale, che si focalizzerà sulla necessità di sensibilizzare i cittadini europei sul tema; Innovazione e potenziale economico del patrimonio culturale o come possiamo innovare per promuovere la crescita nel settore creativo e nell’industria del turismo – e una sezione di chiusura inframmezzati da splendidi momenti musicali dal vivo.
Ci sono anche un interessantissimo reportage video, di Arte ‘History and big data: the Venice Time Machine’, che illustra il progetto di digitalizzazione in corso di serie documentarie e creazione di big data del grande Archivio di Stato di Venezia e l’esibizione sulla storia del video game del Museo del Videogioco di Roma – Vigamus e la Interactive Software Federation of Europe.
In perfetto orario sulla tabella di marcia entra il primo gruppo di ospiti per dare il via alla sezione d’apertura. L’EUYO, l’European Union Youth Orchestra, composta da musicisti provenienti dai tutti i Paesi Membri dell’Unione Europea, ci regala un’intensa music live performance con alcune delle arie più famose di sempre, tra cui il coro del Nabucco di Verdi e l’Inno alla gioia, 9a Sinfonia di Beethoven.
Tocca quindi ai 40 giovanissimi artisti di Europa inCanto, che con le sue iniziative vuole avvicinare gli alunni della scuola dell’obbligo all’incanto del teatro, in tutte le sue forme, musica, danza, canto, bambini tra i 6 e i 12 anni esibirsi, opportunamente in costume, nel meraviglioso coro dell’Aida. Sono passati poco più di dieci minuti e già abbiamo avuto due espressioni concrete di Cultura ad alto livello!
La conferenza sarà multilingue e, come successivamente sottolineato dal tedesco Johannes Erbert, Segretario del Goethe Institut, e ribadito da molti altri, egregio è il lavoro degli interpreti, che, simultaneamente, danno vita ad un concerto armonioso in 23 lingue diverse, permettendo a tutti di seguire i vari oratori, indipendentemente dall’idioma parlato. Nota di colore, per la versione italiana basta indossare le cuffie e selezionare il numero 4.
L’atmosfera in sala è altissima quando apre i lavori Antonio Tajani.
Dopo i ringraziamenti di rito, spiega che:
Qui in Parlamento, nella casa dei cittadini, siamo convinti che la creatività sia l’anima del nostro essere europei.
Le parole chiave del discorso introduttivo del Presidente, che ci riceverà più tardi nella hall, si incentrano sulla continua contaminazione tra geni da ogni parte d’Europa.
Segue, quindi, il saluto del lussemburghese Jean-Claude Juncker, Presidente della Commissione Europea. Entrambi gli interventi durano all’incirca 10 minuti.
La parola passa, poi, alle special guest che raccontano la loro esperienza, ognuno per il suo campo specifico. Ci sono compositori, musicisti, direttori d’orchestra, pianisti, chef, fotografi e designer, registi, ministri, commissari, rettori, direttori di musei, presidenti di associazioni culturali, co-direttori artistici di teatri.
Scegliamo deliberatamente di sorvolare, per ora, sui momenti più significativi dell’intero convegno che riporteremo in successivi articoli; quello che qui ci preme raccontare sono semplicemente le sensazioni della visita in loco.
Il discorso del Maestro Ezio Bosso sull’importanza della musica per l’identità e l’unione dei popoli è particolarmente toccante ed illuminante. Una volta concluso, lo staff ci invita a recarci al punto stampa dove potremo incontrarlo. Ci raggiungerà anche l’On. Silvia Costa, Presidente della Commissione Cultura e Istruzione. Intanto, in sala, proseguono i lavori.
Veniamo quindi scortati in un’altra ala dell’edificio dove ci viene spiegata l’importante campagna di comunicazione istituzionale predisposta per le elezioni politiche del 2019, intitolata Stavolta voto, indipendente da qualsiasi partito politico e ideologia, il cui obiettivo è promuovere l’impegno democratico nelle elezioni europee. Ma, come detto, ne parleremo approfonditamente altrove. Successivamente arriverà l’On. Isabella Adinolfi, membro della Commissione per la cultura e l’istruzione.
Il ricco calendario di appuntamenti è terminato. Salutiamo con gratitudine i ragazzi dello staff italiano e veniamo condotti verso l’uscita. La soddisfazione è stampata sui nostri volti. L’esperienza, a dir poco entusiasmante, ci ha arricchiti moltissimo.
Sono all’incirca le 19:20 e il sole è ancora alto in cielo, non ci sono abituata.
Alcuni dei colleghi si organizzano per cenare insieme, io, invece, ne approfitto per godermi la splendida Bruxelles.
Autore Lorenza Iuliano
Lorenza Iuliano, vicedirettore ExPartibus, giornalista pubblicista, linguista, politologa, web master, esperta di comunicazione e SEO.