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Pasta Luciana Mosconi: la sua bontà restituisce l’abbraccio negato



Prima la sicurezza, poi la pasta all’uovo più buona che c’è

In una lunga e piacevolissima telefonata, Marcello Pennazzi, AD della marchigiana Luciana Mosconi, leader italiana della pasta all’uovo, ci racconta una storia esemplare di impegno e di qualità assoluta.

Luciana Mosconi è una persona reale che ha ereditato i segreti di un’antica ricetta di famiglia. Verso la fine degli anni ’80 Luciana apre un laboratorio – punto vendita a Matelica, nel cuore delle Marche. Nel 1991 Manfredo e Marcello Pennazzi – padre e figlio provenienti da una famiglia da tre generazioni nell’agroalimentare – capitano quasi per caso nel piccolo negozio di Luciana Mosconi a Matelica.

È subito colpo di fulmine. Il loro istinto imprenditoriale fa lievitare un’idea. Quel piccolo negozio ricolmo di specialità prelibate può diventare qualcosa di più.

Così nel 1992 nasce un Pastificio tecnicamente organizzato ma caparbiamente rispettoso dei valori e dell’altissima qualità delle origini. Il Pastificio in poco più di vent’anni diventa il benchmark della pasta secca all’uovo nazionale e si afferma come Numero Uno in Italia nella fascia Premium, Numero Uno in Emilia Romagna, Marche, Umbria e Toscana – aree dove la pasta all’uovo è un credo per tradizione e cultura – e il Secondo brand assoluto in Italia…

Nel 2018 La Luciana Mosconi apre ad Ancona il secondo Pastificio ed entra anche nel segmento della pasta fresca. Una rivoluzione di gusto e di qualità con specialità ai vertici dell’eccellenza realizzate con uova e semole 100% italiane, ingredienti italiani di altissima qualità e senza alcun utilizzo di additivi e conservanti. Nel 2019 il Pastificio sorprende ancora il mercato e lancia una linea di pasta all’uovo secca realizzata con uova fresche 100% marchigiane e semola di grano duro 100% marchigiano.

Un progetto di filiera locale, nato per rafforzare i legami territoriali dei coltivatori e dare più valore allo scaffale, in Italia e all’estero, con un prodotto di eccezionale bontà e trasparenza dedicato a un consumatore sempre più alla ricerca di reti alimentari qualificate. Lo stabilimento di produzione di Matelica raddoppia ancora: 13.000 mq.

Ci siamo. L’intervista può cominciare. L’argomento, oggi d’obbligo, è l’emergenza Covid 19, con tutte le inevitabili ricadute sulle scelte dei consumatori, i cambiamenti di mercato e, soprattutto, la tutela del lavoro e la sicurezza del personale del Gruppo Luciana Mosconi…

Buongiorno Dott. Pennazzi. Siamo in piena emergenza anche se con qualche segnale positivo. Se la sarebbe aspettata due mesi fa una situazione del genere?

Buongiorno a lei e a tutti i lettori di ExPartibus.
Certo che no, come tanti milioni di italiani. Ma già l’11 gennaio ricordo di avere registrato con apprensione la notizia “ufficiale” della prima vittima a Wuhan. A ben guardare, e con il senno del poi, gli scienziati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e della Banca Mondiale già a settembre avevano stilato un report sul rischio dal titolo: ‘Minaccia reale di una pandemia di un patogeno respiratorio, etc, etc’.

Ma adesso non è tempo di recriminare. Bisogna solo rimboccarsi le maniche e mettere in campo ogni sforzo per vincere questa emergenza. E noi di Luciana Mosconi intendiamo fare fino in fondo la nostra parte.

Lei è l’AD del primo Gruppo nel segmento premium e secondo nel mercato totale della pasta all’uovo in Italia, ma è anche un uomo e sappiamo che da pochissimo è diventato padre. Come vive e affronta questo momento con la sua famiglia?

Sì, in questi giorni è nata mia figlia. Un dono del cielo, un’esperienza meravigliosa, ma anche tanto tosta. In un contesto dove niente è più normale, con il timore anche solo di toccare una maniglia…

per la mia compagna affrontare la fine di una gravidanza in queste circostanze, e per me contemporaneamente dover tutelare, in termini di sicurezza, la vita lavorativa di tanti collaboratori, è stata una sfida di valori e responsabilità.

Ma alla Luciana Mosconi abbiamo i nervi saldi e le idee chiare. Ed è andato tutto bene! Come recita il nostro pay off siamo ‘Ruvidi, Tenaci. Marchigiani’. Mi creda, questa affermazione, per nostra fortuna, non è solo un mantra pubblicitario.

La gente oggi è a casa, purtroppo forzatamente. Che ruolo svolge il momento conviviale in una famiglia e soprattutto che funzione sociale, psicologica e nutrizionale può svolgere la vostra pasta all’uovo?

In questo momento dovremmo avere tutti più chiara che mai qual è la nuova scala di valori della vita. Quali sono le vere priorità. Per noi di Luciana Mosconi il cuore è al primo posto ancora più di prima.

Quindi la risposta, sembrerà paradossale, non è solo bontà, genuinità, qualità, per carità tutte caratteristiche fondanti e fondamentali della nostra pasta all’uovo, la prima risposta che mi viene è soprattutto la capacità del nostro prodotto di trasmettere ‘amore’. Anzi, di restituire quell’abbraccio che oggi ci è negato dal cosiddetto ‘distanziamento sociale’.

È la cosa di cui forse abbiamo più bisogno. Noi stessi come i nostri clienti, che capiscono sempre di più i valori di brand e di filiera che stanno dietro ogni nostro pacco di pasta.

Quali sono i valori e le azioni concrete che il suo brand ha messo in campo nei vostri Pastifici e, più in generale, per dare una mano al nostro Paese per uscire da questa emergenza?

In primis garantire il posto di lavoro dei nostri addetti e la loro totale sicurezza nei nostri due stabilimenti. Il nostro Pastificio di Matelica, ad esempio, dove produciamo la pasta secca all’uovo, è stato recentemente ampliato e aggiornato ed è un gioiello a livello tecnico e organizzativo ma in questi giorni assomiglia sempre di più a un laboratorio spaziale impenetrabile. Sembra di stare alla NASA, mi faccia fare una battuta.
La protezione di chi lavora viene al primo posto.

Contemporaneamente abbiamo pensato a qualche gesto concreto: per esempio una donazione destinata alla Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona e all’Ospedale di Camerino, per l’emergenza convertito a Covid Hospital.

Infine, mi lasci ringraziare i veri eroi di questa situazione, non è retorica: i nostri medici, infermieri e a tutto il personale sanitario che combatte senza sosta questa difficile battaglia, che stiamo vincendo, che vinceremo!

Come pensa sarà domani il mondo dei consumi della GDO dopo il Covid-19 e come sarà in particolare il suo mercato, quello della pasta all’uovo?

In queste settimane difficili l’agroalimentare o almeno quello che come sbocco al mercato ha la Grande Distribuzione riesce a mantenere i propri volumi di vendita: si va a fare la spesa pur con tutte le difficoltà del caso; i piccoli negozi stanno incrementando di molto il giro d’affari a scapito degli ipermercati ubicati nei centri commerciali, tiene il canale supermercati.

Ci sono alcune merceologie come la farina, i lieviti per dolci e per pizza che stanno avendo crescite incredibili, si sta a casa, si cucina di più e ci si lancia in preparazioni casalinghe fino a poco fa desuete per i tempi moderni; la pasta all’uovo secca e fresca, cioè i nostri mercati vivono di numeri più o meno simili a quelli del pre-emergenza.

Ecco questa è una fotografia del mese di marzo sostanzialmente.

Quando tutto sarà finito? Difficile dirlo… credo che vivremo fino alla totale risoluzione del problema, quindi all’arrivo di un vaccino, un trend ancora a favore dei piccoli negozi e della spesa online, della consegna a domicilio e del click and collect; questi nuovi modi di fare la spesa credo resteranno anche ad emergenza sanitaria completamente risolta, anche se, ovviamente, non su questi picchi di utilizzo.

Si tratterà di capire come i vari attori della distribuzione reagiranno alle nuove esigenze che il consumatore, gioco forza, ora esprime e alle quali poi forse si sarà ormai abituato.

Per il nostro mercato sono fiducioso… la qualità del prodotto e del lavoro paga sempre.

Autore Pietro Riccio

Pietro Riccio, esperto e docente di comunicazione, marketing ed informatica, giornalista pubblicista, scrittore. Direttore Responsabile del quotidiano online Ex Partibus, ha pubblicato l'opera di narrativa "Eternità diverse", editore Vittorio Pironti, e il saggio "L'infinita metafisica corrispondenza degli opposti", Prospero editore.

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