Ingredienti
400 grammi di pasta
400 grammi di sarde
4 filetti di acciughe sott’olio
180 grammi di finocchietto selvatico
90 grammi di uva passa
50 grammi di pinoli
2 spicchi d’aglio
1 cipolla
2 pizzichi di zafferano
Olio EVO q.b.
Sale q.b.
Pepe q.b.
Procedimento
Si tratta di una delle più classiche e famose ricette siciliane. Si prepara facilmente ed è semplicemente strepitosa.
Iniziamo con il pulire le sarde, che devono essere rigorosamente fresche. Questo è l’unico fastidio della ricetta, che magari possiamo evitare se chiediamo questa cortesia in pescheria.
Se lo facciamo noi, basta sfilettarle, eliminando testa, lisca e interiora.
Tagliamo ognuna in tre o quattro pezzi, a seconda della grandezza.
Passiamo, poi, al finocchietto, lavandolo e tagliando eventuali parti più dure.
Lo sbollentiamo in abbondante acqua, per quattro o cinque minuti, scoliamo, conservando il liquido, asciughiamo, magari mettendolo in un colino, schiacciando con un cucchiaio per essere sicuri di eliminare ogni residuo, e lo sminuzziamo con un coltello.
In una padella facciamo imbiondire gli spicchi d’aglio in camicia, li eliminiamo e facciamo appassire una cipolla bianca tritata in modo grossolano, con abbondante olio EVO a fuoco moderato.
Uniamo, poi, i filetti di acciughe, che lasciamo sciogliere completamente.
A questo punto possiamo incorporare il finocchietto e le sarde.
Mettiamo a cuocere la pasta nell’acqua di cottura del finocchietto, aggiungendone se dovesse essere necessario.
Di solito uso i bucatini, ma va bene qualsiasi formato lungo, come spaghetti o spaghettoni, ad esempio.
Intanto avremo ravvivato l’uvetta in acqua tiepida, tostato i pinoli e sciolto lo zafferano in acqua di cottura della pasta.
Versiamo il tutto nella padella con il sugo.
Scoliamo la pasta al dente e saltiamo in padella per amalgamare il tutto, regolando di sale se necessario.
Impiattiamo, completando con una generosa macinata di pepe.
Le varianti sono diverse, anche in base al territorio.
In alcune zone al posso dello zafferano viene utilizzata della passata di pomodoro.
Così, molto spesso, alla fine viene aggiunto del pane grattugiato abbrustolito in padella con aglio, olio e peperoncino.
Abbiniamo un Grillo bianco di Sicilia.
Buon appetito!
Autore Carolina Barra
Carolina Barra, impiegata in pensione, profonda conoscitrice del cibo in tutte le sue declinazioni, adora cimentarsi nei piatti tipici della tradizione e scoprirne i trucchi per poterli tramandare.