Ingredienti
500 grammi di busiate o spaghetti
300 grammi di pomodorini
60 grammi di basilico
60 grammi di mandorle
2 spicchi di aglio rosso
100 grammi di pecorino grattugiato
Olio EVO q.b.
Sale q.b.
Pepe q.b.
Procedimento
Sebbene il pesto più conosciuto sia quello genovese, esistono tante varianti altrettanto gustose che si preparano in altre località italiane, spesso sviluppate in modo assolutamente autonomo.
È il caso del pesto trapanese, condimento povero della cucina siciliana, solitamente preparato con le busiate, una pasta fatta in casa con semola, acqua e sale, dalla tipica forma avvitata.
La preparazione è molto semplice e rapida.
L’ideale sarebbe usare il mortaio per pestare gli ingredienti, come si faceva anticamente, ma va benissimo anche un più moderno e pratico frullatore o mixer.
Innanzitutto, diamo una sbollentata ai pomodori, per poi spellarli, eliminare i semi e sminuzzarli, servendosi di un coltello.
Devono essere rigorosamente freddi quando prepareremo il nostro pesto.
Mettiamo nel mixer gli ingredienti, il basilico lavato, pulito e tagliuzzato, le mandorle, l’aglio, il pecorino, i pomodorini, tre o quattro cucchiai di olio, il sale e il pepe, per poi frullare il tutto per due o tre minuti, con qualche pausa per verificare la consistenza. Nel caso ci sembri troppo secco possiamo aggiungere un altro cucchiaio d’olio.
Le mandorle preferisco usare quelle pelate, ma è molto frequente che siano usate metà pelate e metà con la pellicina.
Possiamo tranquillamente usare l’aglio normale, ma, da tradizione, si usa quello rosso, che in Sicilia si trova più facilmente e che ha un sapore più delicato. Se utilizziamo quello bianco meglio limitarsi ad un solo spicchio, visto il gusto più deciso.
Per quanto riguarda il pecorino, anche in questo caso la tradizione vuole che si usi quello siciliano, ma può essere benissimo sostituito con qualsiasi altro formaggio dello stesso tipo.
Volendo, possiamo aggiungere anche un paio di pomodori secchi ravvivati in acqua tiepida, spezzettati e frullati assieme a tutto il resto.
Il pesto va preparato in anticipo, visto che se lo lasciamo riposare per qualche ora il risultato è migliore.
Possiamo anche conservarlo in frigo anche per qualche giorno, mettendolo in un barattolo e coprendolo con olio.
Se non abbiamo voglia di preparare le busiate possiamo usare un qualsiasi formato fresco simile, come i cavatelli o scialatielli, ma vanno bene anche dei semplicissimi spaghetti.
In alternativa, oltre che con la pasta, può essere anche spalmato su bruschette o crostini.
Lessiamo la pasta, la scoliamo, la mettiamo in una zuppiera e la condiamo con il nostro pesto.
Abbiniamo un Fiano bianco di Sicilia.
Buon appetito!
Autore Carolina Barra
Carolina Barra, impiegata in pensione, profonda conoscitrice del cibo in tutte le sue declinazioni, adora cimentarsi nei piatti tipici della tradizione e scoprirne i trucchi per poterli tramandare.