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‘… e parlammo…’ a San Severo al Pendino

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... e parlammo


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In scena il 24 e 25 febbraio

Riceviamo e pubblichiamo.

Venerdì 24 e sabato 25 febbraio 2017, ore 17:30, presso il Complesso Monumentale S.Severo al Pendino, Via Duomo 286, andrà in scena lo spettacolo teatrale ‘…e parlammo…’ di Adriana Carli, da Eduardo De Filippo, con la partecipazione straordinaria di Anna Maria Ackermann. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

In scena: Adriana Carli, Bruno Minotti, Francesca Liguori, Cipriano Magliulo, Rosamaria Sigillo, Chiara Carnevale, Andrea Sorrentino.
Realizzazione scenica e luci, a cura di: Chiara Carnevale, Francesca Liguori, Cipriano Magliulo, Eleonora Marcolini, Rosamaria Sigillo, Andrea Sorrentino.
Costumi di: Mariarosaria Donadio.
Video e regia di: Adriana Carli.

Lo spettacolo è accompagnato dalla canzone preferita di Eduardo: ‘Uocchie c’arraggiunate’ in varie interpretazioni: Francesco Albanese, Consiglia Ricciardi, Giacomo Rondinella, Maria Nazionale, Peppe Barra, Roberto Murolo, Claudio Villa, Ernesto Radano, Eduardo De Filippo.

L’incontro mancato con Eduardo si può dire che sia stato dettato da una valutazione affrettata all’epoca giovanile, quando avevo una visione del teatro che mi portava lontano dal suo mondo teatrale, solo dopo avrei capito che il teatro può essere solo “buono” o “cattivo”, forse era questo che volevano dirmi gli occhi magnetici di Eduardo in un lontano e casuale incontro nel suo camerino.
Parecchi anni dopo, forse nel 2000, volli fare uno spettacolo che si chiamava “Zona Eduardo – Sottosuolo” che si muoveva nell’humus di una Napoli sotterranea dove Filumena Marturano si collegava con Yerma, Medea e tutte le donne nell’ambito della maternità.
Oggi l’incontro con Anna Maria Ackermann, grande attrice eduardiana e non solo, ha scatenato in me la voglia di immergermi con lei nel teatro del De Filippo, cogliendo dalle sue opere alcuni personaggi femminili, tra ironia, comicità e drammaticità.
Ovviamente in qualità di regista, non ho rinunciato alle modalità che mi caratterizzano, sperimentate durante tutti questi anni di lavoro, e spero che quegli occhi, così lontani nel tempo, non mutino la loro espressione in un rimprovero.
Adriana Carli

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