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Panno del Casentino, vertenza chiusa. Ora si guarda al futuro

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Casentino Fabiani


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Annunciato il ritiro dei licenziamenti

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Panno del Casentino, vertenza chiusa. Ora si guarda al futuro Quando entrano gli operai, a fine riunione, gli occhi si fanno lucidi. Hanno atteso ore, giù a lavorare il ‘panno’ che si fa solo qui, unico posto al mondo.

Al piano di sopra il tavolo di crisi convocato a Soci, Bibbiena (AR), nella Manifattura del Casentino, da Valerio Fabiani, consigliere di Eugenio Giani per lavoro e crisi aziendali. Gli occhi di tutti i presenti, in realtà, guardano un’altra era.

Ci sono gli acquirenti dell’immobile, Maurizio e Luca Bellandi, proprietari della omonima azienda del ramo; presenti anche i liquidatori che confermano l’acquisto dell’immobile e il curatore, che annuncia al tavolo il ritiro della procedura del licenziamento collettivo.

È il segnale che attendeva la Regione, che ha messo al lavoro le strutture di ARTI e l’unità di crisi per sbloccare una situazione che durava dal 2018.

Fabiani ringrazia tutti “perché in poche settimane si è risolto una situazione che durava da anni.

Si apre una fase nuova: abbiamo conseguito l’obiettivo di dare un casa al panno del Casentino, salvaguardato la totale occupazione e ottenuto il ritiro della procedura di licenziamento. Siamo pronti fin da domani a guardare al futuro mettendo in campo tutti gli strumenti della Regione in un protocollo d’intesa per lo sviluppo dell’azienda, dell’indotto e del territorio.

Dalla CGIL la proposta di un’iniziativa per creare una “filiera del panno” che raccolga tradizione centenaria e difesa dei posti di lavoro dentro una logica di sostenibilità.

Spiega Alessandro Tracchi, Segretario generale provinciale della CGIL di Arezzo:

Vogliamo rendere sostenibile la produzione con servizi accentrati; pensiamo ad una rete d’impresa che raccolga tutte le aziende che entrano in questa produzione e a una comunità energetica a tutela di lavoro e produzione.

I neo proprietari Bellandi, a fine mattina offrono da bere a tutti, operai compresi, per guardare al futuro da una tradizione vecchia di secoli.