Lopa e Catapano: ‘il primo passo per ottenere una effettiva tutela dei Panettoni e Pandori made in Italy’
Riceviamo e pubblichiamo.
Il Panettone e il Pandoro, i dolci italiani tipici delle feste più conosciuti ed amati. A stabilire i disciplinari di produzione dei due must delle feste, perché possano fregiarsi di tali nomi, grazie ad un decreto del luglio 2005, a firma dell’allora Ministro Gianni Alemanno, che ne definisce le caratteristiche minime da rispettare e gli ingredienti da usare.
E le linee guida di questo decreto sono state rilanciate questa mattina, 22 dicembre, da Rosario Lopa e Alfredo Catapano, rispettivamente del Dipartimento Nazionale Ambiente Territorio Turismo Agroalimentare, e del Dipartimento Commercio e PMI del Movimento Nazionale per la Sovranità di Alemanno e Storace.
L’iniziativa denominata, ‘Panettone Artigianale e sicuro 2017’, ha visto anche la promozione, per la Provincia di Napoli, di un Decalogo per la tutela dei dolci natalizi della tradizione partenopea campana e italiana.
In base a questa specifica normativa, soltanto i prodotti che rispettano il disciplinare produttivo sancito dal decreto stesso, potranno utilizzare la denominazione riservata Panettone e Pandoro.
Con la normativa si raggiungerà così un duplice risultato: assicurare la più ampia trasparenza e correttezza del mercato e garantire il consumatore, che attraverso l’etichetta potrà verificare la qualità del prodotto.
Tutti gli operatori, dovranno, quindi, rispettare le stesse regole di base, al di sopra delle quali ognuno potrà migliorare le ricette, usando quell’estro e fantasia che da sempre hanno contraddistinto i produttori italiani, sia industriali che artigianali.
La denominazione riservata può costituire il primo passo per ottenere una effettiva tutela dei panettoni e pandori made in Italy sui mercati esteri, dove non è raro rilevare casi di contraffazione. Questo anche delle industrie produttrici italiane, che hanno accolto con grande favore questa normativa, ma va regolamentata anche sulle produzioni destinate all’esportazione.
Un fatto importante, visto che l’export assorbe oggi il 12% della produzione italiana di dolci lievitati di ricorrenza natalizia, ma con una maggiore spinta promozionale e soprattutto con iniziative volte a difendere la qualità dei prodotti, la percentuale potrebbe salire nei prossimi anni. Appena le condizioni istituzionali ce lo consentiranno, avvieremo un progetto di filiera per la valorizzazione dell’artigianalità delle metodiche di produzione del Panettone e Pandoro.