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Ospedale di Caserta, Obesity Day in piazza

Obesità


Il 10 ottobre con l’endocrinologo Mario Parillo

Riceviamo e pubblichiamo.

Domani mercoledì 10 ottobre è l’Obesity Day. A Caserta il coordinamento delle attività per questa ricorrenza è stata affidata all’endocrinologo Mario Parillo dell’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta.

Dalle ore 16:00 alle 20:00 verrà organizzato un punto d’incontro in via Mazzini, angolo piazza Dante, davanti al Circolo Nazionale, dove si potranno avere informazioni sui problemi collegati all’obesità e consigli su un corretto stile di vita per prevenirla e curarla.

A organizzare l’Obesity Day ogni anno il 10 ottobre è l’ADI, l’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica, per sensibilizzare l’opinione pubblica e i responsabili della Sanità sul problema obesità.

Anche in tale occasione l’Azienda ospedaliera casertana non farà mancare il suo sostegno a un’iniziativa a carattere sociale, mettendo a disposizione una propria qualificata risorsa professionale. La volontà del direttore generale Mario Nicola Vittorio Ferrante è proprio quella di promuovere l’offerta di salute e sensibilizzare la popolazione sui temi della prevenzione, collaborando con le società scientifiche, con il mondo del volontariato, ma anche con le istituzioni civili, militari e religiose.

L’iniziativa di domani nasce dall’opinione, condivisa ormai in modo trasversale, che l’obesità abbia assunto i caratteri di una vera epidemia mondiale, tanto da preoccupare non solo il mondo medico-scientifico, ma anche chi direttamente o indirettamente si occupa di salute pubblica.

In Italia è in sovrappeso oltre 1 persona su 3, 36%, con preponderanza maschile: il 45,5% rispetto al 26,8% nelle donne, obesa 1 su 10, 10%, diabetica più di 1 su 20, 5,5%. In Campania, in modo particolare, il tasso di sovrappeso e obesità, soprattutto quella infantile, risultano tra i più elevati in Italia.

L’obesità è la principale causa di diverse malattie quali il diabete mellito, le iperlipidemie, l’ipertensione arteriosa, la cardiopatia ischemica, l’insufficienza cardiaca, l’artrosi, la calcolosi della colecisti. Recentemente è stato dimostrato che l’obesità è anche uno dei più importanti fattori di rischio per alcuni tumori. Rappresenta anche un costo importante per il Servizio Sanitario, infatti da alcune stime risulta che i costi diretti alla cura dell’obesità si aggirino in Italia intorno ai 22,8 milioni di euro annui e che il 64% di tale cifra venga speso per l’ospedalizzazione.

È quindi ben evidente che l’obesità non sia solo un problema estetico, ma è una condizione complessa che deriva dall’interazione di fattori genetici, psicologici e ambientali. Per la prevenzione di questa malattia è quindi necessario il coinvolgimento non solo dei medici e nutrizionisti ma di tutta la comunità.

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