Il Presidente Raimondi scrive una lettera aperta all’Assessore alle Politiche per la Salute Raffaele Donini
Riceviamo e pubblichiamo.
Troppo pochi psicologi nei servizi pubblici rispetto ai bisogni psicologici di cittadine e cittadini e investimenti in psicologia al di sotto di quanto dichiarato dalla Regione.
Così Gabriele Raimondi, Presidente dell’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna, ha preso carta e penna e ha scritto una lettera aperta all’Assessore regionale alle Politiche per la Salute Raffaele Donini, pubblicata sul sito e sugli account social dell’Ordine.
Si legge:
Quasi due anni fa, nel febbraio 2022, aveva promesso che la Regione avrebbe investito in psicologia, grazie ai fondi PNRR, 23 milioni di euro l’anno, con l’assunzione di 328 psicologhe e psicologi nelle Case di comunità entro il 2026; 76 assunzioni sarebbero avvenute entro il 2022.
Da quel momento, però, non è arrivato alcun aggiornamento organico in relazione al perseguimento di questo impegno pubblico.
Non solo: dai territori ci arrivano segnalazioni di servizi psicologici in estrema difficoltà dal punto di vista del personale in organico, con contratti non rinnovati e conseguenti disservizi alle cittadine e ai cittadini.
Il tutto a fronte di una continua crescente domanda di servizi psicologici.
Nella lettera, Raimondi sottolinea come, sebbene si sia a lungo parlato di Psicologia nelle Case di comunità, ancora non sia stato formalizzato il documento a cui lo stesso Ordine ha lavorato, mentre altre Regioni proseguono il loro percorso di investimenti nella psicologia territoriale.
E chiede all’Assessore dati precisi sugli investimenti e sulle assunzioni degli ultimi due anni.
Pur riconoscendo l’impegno della Regione e apprezzando lo stanziamento di 40 milioni di euro di fondi per il ‘Piano attuativo Salute Mentale’, l’Ordine chiede un impegno maggiore.
Prosegue la lettera:
Siamo consapevoli della difficoltà di reperire risorse per la sanità e apprezziamo la recentissima proposta di legge avanzata dalla Regione alle Camere per aumentare i fondi alla sanità pubblica.
Ma, come professionisti della salute, non possiamo accettare che in un territorio che è sempre stato all’avanguardia, ci si trovi in difficoltà a rispondere alle richieste di salute di cittadine e cittadini.
E ancora:
Per dare risposte ai bisogni psicologici occorre investire maggiormente in psicologia valorizzando il ruolo della professione di psicologo in tutti i contesti, sia in ambito pubblico, sia nelle collaborazioni fra pubblico e privato.
(…) Serve, come già più volte condiviso, un cambio di passo e soprattutto serve una visione strategica che inserisca le risorse destinate al benessere psicologico dei cittadini in una prospettiva di investimento e non di costo.