Carpentieri, CSCEFI: ‘Stipendiati e pensionati categorie più a rischio’
Riceviamo e pubblichiamo.
È fondamentale apportare alcune modifiche ai requisiti di accesso alla legge sul sovraindebitamento prevedendo criteri oggettivi e certi, in particolar modo, per ciò che riguarda le tempistiche e l’onerosità della procedura.
Chiediamo la previsione di un termine di 120 giorni entro i quali il gestore deve svolgere la propria attività e la possibilità di ottenere subito il blocco delle procedure esecutive al momento della presentazione dell’istanza, senza attendere l’omologa del tribunale.
Si tratta di due modifiche che permetterebbero a tutti coloro che subiscono pignoramenti di evitare di perdere la casa all’asta rimanendo con il debito.
Queste le parole di Francesco Cacciola, Presidente dell’Osservatorio sul debito con banche e finanziarie.
Evidenzia Elvira Carpentieri, Presidente del Centro studi sulla crisi economica delle famiglie italiane:
Abbiamo due obiettivi prioritari: difendere il bene per eccellenza degli italiani, vale a dire la casa, ed evitare il pignoramento degli stipendi.
Solo così potremo davvero aiutare le famiglie a superare un periodo difficilissimo, tra inflazione, aumento dei tassi d’interesse e dei mutui e impennata dei costi energetici e dei beni di prima necessità.
Le categorie più a rischio sono sicuramente gli stipendiati e i pensionati che si trovano a dover sostenere, oltre al mutuo, anche prestiti con finanziarie avendo impegnato il quinto dello stipendio.
Dobbiamo rendere sostenibili i loro debiti.
A raccogliere le istanze formulate, Gianluca Cantalamessa, capogruppo della Lega in Commissione industria, commercio, turismo e agricoltura a Palazzo Madama:
Lo Stato deve fare la sua parte per essere vicino a tutte le persone che si trovano in difficoltà economica per aiutarle a venir fuori dalla crisi.
La legge n.3 sul sovraindebitamento è un ottimo punto di partenza ma, parlando con gli esperti del settore, ci sono state segnalate alcune criticità e strozzature.
Su questo interverremo per dare una mano, sempre nel rispetto dei creditori, ma soprattutto cercando di salvare le case di tante persone che le hanno costruite con anni di sacrifici.