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‘On Paper V’ al Castello San Michele

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'On Paper' - Tempo e luoghi da Francisco Goya a Nino Dore


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Dal 1° dicembre 2019 al 1° marzo 2020 a Cagliari

Riceviamo e pubblichiamo.

Da domenica 1° dicembre 2019 a domenica 1° marzo 2020 il Castello San Michele di Cagliari ospita la quinta tappa del progetto ‘On Paper’.

Il progetto è ideato e curato da Casa Falconieri, l’associazione che da oltre trent’anni si occupa di diffondere e attualizzare, a livello internazionale, i linguaggi incisori anche grazie al prestigioso dialogo già attivato, tra gli altri, con il Museo Reina Sofia di Madrid.

Spiega Gabriella Locci, Direttrice di Casa Falconieri:

Il progetto ‘On Paper’ è qualcosa di molto più di un Festival dedicato all’incisione originale, alle opere su carta. Abbiamo l’ambizione di voler modificare lo sguardo che molti hanno verso l’arte e cambiare un sistema che è diventato stretto e spesso inefficace.

Tempo e luoghi, da Francisco Goya a Nino Dore, questo il titolo della mostra ospitata nelle sale trecentesche del Castello, propone uno straordinario viaggio nell’arte dell’incisione che parte da alcuni capolavori di Francisco Goya per giungere alle migliori espressioni internazionali dei nostri giorni.

L’opera grafica originale sarà protagonista di questo progetto che prevede, parallelamente alla mostra, l’articolazione di attività strettamente connesse quali: laboratori di sperimentazione e laboratori di base, incontri e confronti tematici, residenze d’artista, esposizioni, film e cortometraggi sull’arte, presentazioni di libri e cataloghi, premi per l’incisione e attività di diffusione per le opere dei giovani artisti.

La selezione delle opere prende forza dal confronto tra culture e artisti che hanno operato, o operano, aprendo con la loro ricerca nuovi possibili percorsi. Gli artisti provengono da Canada, Austria, Giappone, Svizzera, Russia, Francia, Spagna, Italia, Belgio e utilizzano liberamente l’insieme dei linguaggi incisori all’interno della loro poetica.

Giunto alla quinta edizione, ‘On Paper’ puntualizza un momento internazionale di ricerca e di analisi, e si fa punto di incontro tra pensiero artistico, evoluzione tecnologica e i nuovi sistemi nella ricerca, indicando la Sardegna quale luogo di confluenza di istanze artistiche innovatrici.

Questi gli autori delle ottantacinque opere in mostra: Gabriella Locci, Francisco Goya, Rafa Angulo, Franky Cane, Koichi Yamamoto, Mario Botta, Hermann Nitsch, Jannis Kounellis, Giulio Paolini, Mimmo Paladino, Arnaldo Pomodoro, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Enrico Baj, Nino Dore, Lucio Battaglia, Vincenzo Grosso, Debora Antonello, Stefano Luciano, Mauro Rombi, Sean Caulfiel, Marco Ceraglia, Bernard Mandeville, Serge Poliakoff, Mario Nigro, Giulio Turcato.

La mostra è realizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato alla Cultura, e della Fondazione di Sardegna, col patrocinio del Comune di Cagliari, e realizzata in collaborazione con: Fondazione MACC, Colophonarte Belluno, Cartavetra, Incisori Contemporanei, Arte Inversion Madrid, Il Bulino – Antiche Stampe Milano, Aristeo.

Castello San Michele: la nuova gestione
Con questa mostra inizia di fatto la nuova gestione del Castello San Michele che per i prossimi quattordici mesi vedrà, su affidamento del Comune di Cagliari, il Consorzio Camù in Associazione Temporanea di Impresa con l’associazione Orientare, una nuova gestione che porta con sé tutta l’esperienza maturata in tanti anni e la reale conoscenza delle potenzialità, dei limiti e delle possibilità di una struttura dalle caratteristiche peculiari ma dalla posizione non facile.

Nel solco della nuova gestione, ‘On Paper V’ segna anche l’avvio del partenariato con Casa Falconieri, che da oltre trent’anni si occupa di diffondere e attualizzare i linguaggi incisori realizzando una ricerca attenta, mostre in Sardegna e all’estero, residenze di artisti provenienti da diverse aree geografiche, e coinvolgendo anche differenti generazioni di artisti della Sardegna.

Il percorso espositivo
Il percorso si apre con un nucleo di opere di Francisco Goya la cui ricerca artistica è stata animata dalla stessa forza visionaria nella pittura e nell’incisione, quest’ultima mai secondaria ma strumento ricco di infinite risorse.
Vicine, quasi di fronte, le incisioni dell’artista sardo Nino Dore. Lo spazio è definito come un percorso pulsante dove il dialogo tra i nuclei di opere è continuo e accompagna il visitatore nell’atto di spostarsi da un punto all’altro.

Partendo dallo spazio fisico, l’esposizione punta a creare un dialogo tra il luogo e le opere, definendo uno spazio elastico dove le opere si articolano quasi per gruppi, con una modalità visiva fatta di momenti / ambienti in cui, incontrandosi, costruiscono dialoghi di architettura – Mario Botta, Vincenzo Grosso, Stefano Luciano – oppure si collocano all’interno di un racconto sofferto quale Soledad – Enrico Baj -, o ancora nelle sperimentazioni degli anni ’60 / ’70 – Giulio Turcato, Mario Nigro, Bernard Mandeville, Serge Poliakoff, Lucio Battaglia.

Il dialogo continua nelle opere di grandi dimensioni – Sean Caulfield, Koichi Yamamoto, Franky Cane – dove lo sconfinamento tra tecnica e concetto si fa più evidente e dove il progetto di ricerca di Casa Falconieri si definisce meglio organizzando spazi e concetti attraverso le recenti sovrapposizioni di catastrofi che Gabriella Locci ha operato su un nucleo di fotografie di Marco Ceraglia, facenti parte di un precedente progetto curato da Simonetta Castia e Stefano Serio che si intitolava facce di banditi.

Prosegue poi nel nucleo di opere di importanti e significativi di artisti edite da Colophonarte – Hermann Nitsch, Agostino Bonalumi, Enrico Baj, Enrico Castellani, Mimmo Paladino, Jannis Kounellis, Arnaldo Pomodoro, Giulio Paolini -, nelle esperienze di contaminazioni tecniche e tecnologiche – Debora Antonello, Rafa Angulo -, per concludersi con un nucleo di fotografie – Mauro Rombi -, anch’esse opere su carta e in un qualche modo figlie dell’incisione.

Francisco Goya
4 incisioni dalla serie ‘Disastri della Guerra’
Con ‘I disastri della guerra – Los desastres de la guerra’ Goya è riuscito a rappresentare la dura e triste realtà della guerra d’indipendenza di Spagna con grande intensità. Si tratta per Goya di una vera e propria testimonianza dei disastri provocati dalla guerra che possono essere trattati attraverso l’arte. La serie è composta da 80 incisioni.

2 incisioni dalla serie ‘Capricci’. La denominazione proviene dal titolo di una serie del disegnatore e incisore francese Jacques Callot. Il grottesco e la satira legano insieme le idee fantasiose ma sconnesse dei Capricci e uniscono nonsenso e acume, divertimento e angoscia, risate e orrore, per lo più con un messaggio moralizzante.

1 incisione della serie ‘Proverbi’. Tra il 1815 e il 1824 nacquero ‘Los disparates’ o ‘Los proverbio’, che furono pubblicati postumi, come i disastri della guerra. Goya si portò le lastre di rame in Francia dove creò caricature delle fragilità umane e scene fantastiche.

Il progetto ‘On Paper’
Il progetto ‘On Paper’ di Casa Falconieri, nasce per valorizzare e diffondere l’opera d’arte su carta nella pratica estetica contemporanea, un ruolo inteso non solo come medium o supporto, ma che agisce come catalizzatore del discorso artistico e diventa materiale di riflessione. La duttilità artistica della carta, la grafica originale e il suo carattere di multiplo, con il suo potenziale di ricerca, fanno di questo un motore della creazione contemporanea.

L’insieme di tecniche dei linguaggi incisori, le contaminazioni con la fotografia, il disegno, la tematica del libro d’artista, possono e devono essere incentivati per le loro caratteristiche di linguaggio artistico immaginifico e mutante legato alla Ricerca e alla Sperimentazione. Attraverso il progetto internazionale ‘On Paper’ Casa Falconieri, valorizza e diffonde l’opera d’arte su carta nella pratica estetica contemporanea, riconoscendo alla carta non il solo ruolo di medium o supporto, ma la capacità di essere catalizzatore del discorso artistico e diventare materiale di riflessione.

Nino Dore