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Omovies 2016, i numeri di un successo

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Omovies 2016


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Conclusa la nona edizione del più importante Festival del Cinema GLBT del Mezzogiorno

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa di Hermes Comunicazione.

Con un affollatissimo Gran Gala all’istituto Grenoble si è conclusa la nona edizione di Omovies.it, Festival del Cinema GLBT ideato da Carlo Cremona e Marco Maria Taglialatela, soci fondatori di IKen Onlus, e divenuto in brevissimo tempo il più importante del mezzogiorno.

Presentata dalla drag queen Ines Rodriguez con allegria e misura, la serata si é aperta con un’esibizione al pianoforte del giovanissimo Lorenzo Traverso che ha eseguito un brano di Chopin, e dopo il saluto del direttore artistico Carlo Cremona e del padrone di casa, il console francese Jean-Paul Seytre, il coro corAcor – Napoli Rainbow Choir ha omaggiato quest’ultimo con una toccante versione de La Marsigliese, accompagnato dal Maestro Marco Traverso, padre di Lorenzo.

La giuria che ha esaminato i film in concorso, presieduta da Giuseppe Colella, era composta da Giulio Baffi, Ivan Bacchilega, Ethan Eretico Bonali, Cristina Cennamo, Lorenzo Crea, Lorenzo di Las Plassas, Gea Martire, Anna Paola Merone, Salvio Parisi, Eduardo Ronca, Anna Gesualdi e Stefania Rimini.

Importante la presenza istituzionale di Chiara Marciani, Assessore Regionale alle Pari Opportunità, che ha consegnato un premio speciale ad Andrea Francesco Ermanno Giuliano per il cortometraggio “Il diritto di provocare”, basato sulla sua esperienza di violenta omofobia subita quando abitava in #Ungheria.

Giorgio Zinno, sindaco di #SanGiorgioaCremano, è stato il primo politico italiano ad unirsi civilmente con il proprio compagno, ed è toccato a lui premiare, per la categoria mediometraggi nella sezione documentari Homophobic Interlude, film brasiliano di Victor Reis Aleixo con la seguente motivazione:

Il documentario affronta il tema del non-conforme mettendo in gioco l’espressione, il ruolo di genere, l’identità sessuale e l’orientamento sessuale attraverso un’attenta analisi socio-economica.

A ritirare il premio Ileana Capurro, presidente dell’ Atn – Associazione transessuale Napoli, ATN. Viene dal #Brasile anche il vincitore, per la categoria lungometraggi, della sezione documentari: Vida de Rainha, di Luciana Avellar, con la seguente motivazione:

Un taglio documentaristico vero e molto interessante. Storie raccontate con una prospettiva dotata di un’articolazione che non risparmia niente, con una fotografia di particolare appeal.

A dare una salutare iniezione di ritmo e di contagiosa energia è stata la cantante attrice Anna Capasso che sarà presto sugli schermi con “Gramigna” di Sebastiano Rizzo, al fianco di Biagio Izzo, Enrico Lo Verso e Teresa Saponangelo. Anna Capasso ha poi consegnato una menzione speciale a Luigi Pironaci, regista del film “La ricetta”, premiato per

La fluidità della sceneggiatura, l’originalità della fotografia, un ottimo lavoro attoriale e la buona regia.

Due i premi speciali, entrambi di grande valore: il primo, consegnato dal blogger Ethan Eretico Bonali, in transizione per diventare uomo (F to M) , è andato a Yuvraaj Parashar, star di #Bollywood che è ritornato ad #OFF nella veste di danzatore e che ha incantato la platea con due danze tradizionali indi, e il secondo a Maurizio Elettrico autore dell’opera che quest’anno ha rappresentato l’immagine di Omovies.

Molto toccante il videoclip scritto e diretto da Rosalia Porcaro, che poi, dal palco, ha trascinato la sala in uno dei suoi irresistibili monologhi. Così come ha deliziato la platea la piccola suite preparato dal coro corAcor – Napoli Rainbow Choir ed il numero “sciantoso” della Rodriguez.

È stata poi la volta della presentazione della clip che ha accompagnato tutte le giornate del festival, inaugurato dal Party a Palazzo Caracciolo e proseguito nelle sale dell’Accademy Astra: #Gaymorra. A parlare della web-series è stato uno dei protagonisti, Mauro de Simone, alias Cuoricino. L’attore e conduttore Ivan Bacchilega, cordiale ed elegante come sempre, ha poi premiato, per la categoria Cortometraggi, sezione fiction, “Heterox” di #Maxime Pourbaix, con la seguente motivazione:

Partendo da una sceneggiatura ben scritta ed articolata, nonché dotata di un’ironia che mette in ridicolo gli stereotipi, il film risulta nel complesso gradevole, divertente e politico, grazie anche alla perfetta aderenza di un cast formato da bravi attori.

Restando alla sezione fiction, ma nella categoria mediometraggi, la vittoria è andata al toccante “Pool” di #Leandro#Goddinho, altro film brasiliano, molto amato dal direttore artistico Carlo Cremona, e che ha vinto per

La sua raffinata eleganza, che utilizza con straordinaria efficacia una sceneggiatura che ha saputo trattare un tema rischioso di quelli che spesso rappresentano un precipizio nella retorica: la solitudine, la difficoltà di viverla, eppure la necessità di riconciliarsi con lei, la necessità di amarsi prima di amare.

Per ricordare la cantante trans #ValentinaOk, recentemente scomparsa, è stato istituito un apposito premio OK, consegnato da Lorenzo di Las Plassas, appannaggio della clip “Nun so’ mai cagnata”, diretto da Ciro Grieco, scritto daDomenico Pizzoni ed interpretato dalla mitica Samantha Delle Coccinelle e da SASY Reccia.

L’ultimo premio, consegnato dal presidente di giuria Giuseppe Colella, è andato al lungometraggio, sezione fiction, “Bullied to death” di Giovanni Coda, Jo Coda, film italo-americano che ha vinto per questi motivi:

In un solo film teatro, danza e cinema a testimoniare che la lotta contro l’omofobia e la transfobia passa attraverso la cultura. Un’opera visionaria completa in ogni sua parte, dalla fotografia, alla sceneggiatura alla regia. Un cast di professionisti ed artisti di eccezionale bravura fanno di questo film un’opera d’arte.

Gran finale con il maestro Marco Traverso, che accompagnato al pianoforte dal figlio Lorenzo, ha eseguito “Saluto d’amore” di Elgar. Un festival che, quest’anno, ha premiato Imma Villa, per la sua interpretazione in “Misteriosofica fine di una discesa agli inferi”, di Giuseppe Bucci, e che ha visto la presenza di LISA FUSCO subrettina, del mitico e storico femminiello “Tarantina” e di Vladimir Luxuria, madrina di Omovies 9.

Molto importante la collaborazione con le scuole, OMOVIES@school, curata da Marco Maria Taglialatela, con una bella rappresentanza in sala di studenti ed insegnanti.

Carlo Cremona ha così commentato questa nona edizione:

Abbiamo regalato a Napoli ed alla Campania una importante manifestazione culturale di respiro internazionale. Lo abbiamo fatto praticamente senza risorse economiche ma con la fiducia di alcuni sponsor culturali e di una matura rete di Enti, Associazioni, Istituzioni universitarie ed istituti di cultura internazionale sia Europei che extra europei a cui va ancora il nostro ringraziamento. Omovies è una magia che ha portato a Napoli personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo di rilievo nazionale ed internazionale.
Questo è un patrimonio pubblico che andrebbe consolidato, sostenuto e rafforzato non lasciato a se stesso. Chiunque mini il fragile equilibrio di questo sistema, a mio modesto parere, non crea pluralismo ma ulteriore instabilità.
Quest’anno è stato riconosciuto pubblicamente il valore d’innovazione, creatività e un made in Naples del progetto che nella sua forma è unico nel suo genere.
A Napoli abbiamo cambiato il modo di fare festival, qui si celebra la cultura che è parte integrante della costituzione partenopea, non si prescinde dalle radici e dai linguaggi e dal teatro, si fa educational ed ha unito alla tematica dell’omofobia e della transfobia il tema della misogina.
Omovies.it è un grande sogno di libertè, uguaglianza e fratellanza o sorellanza consapevole contenitore dei contenuti di un’orizzonte culturale condiviso, per una società più consapevole, matura e desiderosa di ripartire dal Coming Out per l’affermazione del proprio diritto all’esistenza, dunque alla residenza. Arrivederci ad @Omovies 10.

Appuntamento alla prossima edizione, quello della “doppia cifra”, ovvero la decima.
Si prevedono grandi eventi per l’occasione.