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Oman: fermata nave con armi iraniane dirette agli Houthi

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Il contrabbando di armi iraniano destabilizza la sicurezza della regione

Il 10 gennaio la quinta flotta statunitense ha annunciato di aver intercettato un peschereccio nel Golfo dell’Oman che contrabbandava armi dall’Iran allo Yemen, destinate ai ribelli Houthi.

Lo spiega una nota della Marina Militare degli Stati Uniti. I marines hanno intercettato la nave, che aveva a bordo 2.116 fucili d’assalto, mentre stava attraversando acque internazionali dall’Iran allo Yemen.

La nota spiega che l’invio o la vendita di armi alla milizia Houthi, direttamente e indirettamente, viola la risoluzione del Consiglio di sicurezza e il diritto internazionale.

Il Comandante della quinta flotta Brad Cooper è intervenuto in merito, affermando che la spedizione di armi faceva parte del “continuo modello di destabilizzazione” che colpisce la regione da parte di Teheran.

Rimarremo vigili nel rivelare qualsiasi attività marittima che ostacoli la libertà di navigazione o metta in pericolo la sicurezza regionale.

Il portavoce della Quinta Flotta di stanza in Medio Oriente della Marina USA, Timothy Hawkins, ha dichiarato di aver trovato sulla nave fucili Kalashnikov avvolti in stoffe.

Le armi sono simili ad altri fucili d’assalto precedentemente sequestrati dalla Marina degli Stati Uniti provenienti dall’Iran destinati allo Yemen.

L’embargo sugli armamenti delle Nazioni Unite ha impedito il trasferimento di armi agli Houthi dal 2014. L’Iran ha sempre negato di armare gli Houthi, nonostante il suo trasferimento di pistole, granate a propulsione a razzo, missili e altre armi a tale milizia utilizzando rotte marittime.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.