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Oltre i cinque sensi

Oltre i cinque sensi


Noi dobbiamo cercare di avvertire accanto ad ogni impressione sensoria una impressione che la accompagna sempre, che è di un genere del tutto diverso – risonanza in noi della natura intima, sovrasensibile delle cose – e che ci penetra dentro silenziosamente.

Leo (Giovanni Colazza) – Avviamento all’esperienza del ‘Corpo sottile’ – Introduzione alla magia a cura del Gruppo di Ur, volume I, Edizioni Mediterranee.

Gurdjieff usava chiamare l’essere umano “la macchina” fino a che non avrebbe imparato a separarsi dalla sua natura meccanica, animale, inconsapevole, totalmente schiava delle reazioni.

Pochi termini come questo riescono a spiegare la realtà delle cose: finché non compiremo lo sforzo di percepirci come (almeno) due entità attualmente separate, una essenzialmente materica ed una puramente spirituale, non riusciremo a percepire la necessità di compiere uno sforzo verso il risveglio e la reintegrazione.

Chiamiamo sesto senso tutto ciò che non è provabile, che non risponde alle leggi di quei cinque sensi che pensiamo di conoscere, che sfugge a qualsiasi descrizione empirica secondo i canoni della conoscenza ordinaria, grossolana, provvisoria.

Quel sesto senso (e settimo, e ottavo…) che pensiamo di non possedere realmente, che accantoniamo con leggerezza o inquietudine – a seconda del nostro atteggiamento nei confronti del sovrasensibile – nel momento in cui si palesa, se adeguatamente riconosciuto e nutrito, contribuisce a creare, gradatamente, un senso di sé capace di sostituirsi a quello corporeo.

Autore Mauna

Massone, monaco guerriero, trafitto dall’Essere. Ho scelto la leggerezza della conoscenza, nel suo potere folgorante, a dispetto della pesantezza del sapere. E di questo scrivo, occasionalmente, nella speranza che possa essere utile ad altri.

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