‘Dolomites Project 2010’ in mostra dal 5 luglio al 31 agosto
Riceviamo e pubblichiamo.
Una galleria d’arte a quota 2.778 metri, un laboratorio per immaginare il domani, un palinsesto di appuntamenti che portano in quota idee e visioni.
Dal 30 maggio, grazie alla riapertura della funivia del Lagazuoi, la prima a ripartire a Cortina d’Ampezzo e in tutto l’arco alpino, il Lagazuoi EXPO Dolomiti è nuovamente accessibile a visitatori ed escursionisti desiderosi di vivere un’esperienza autentica ed esteticamente intensa.
Se è vero che “le montagne sono maestri muti che creano discepoli silenziosi”, il Lagazuoi Expo Dolomiti nasce con l’obiettivo di dare voce a questi discepoli. Dal 5 luglio la struttura espositiva ospiterà la voce – e la mostra – di Olivo Barbieri, uno dei più importanti fotografi contemporanei, vincitore della prima edizione del Lagazuoi Photo Award.
Celebre per i suoi site specific su città e metropoli come Las Vegas, New York, Shanghai, Barbieri, da vero maestro, ha saputo rivoluzionare il modo in cui si raccontano le Dolomiti con un prezioso lavoro monografico intitolato ‘Dolomites Project 2010’.
La giuria presieduta da Denis Curti – tra i più importanti curatori a livello europeo – e composta da Mario Calabresi, Nathalie Herschdorfer, Andréa Holzherr, Susanna Tamaro e Stefano Illing, lo ha eletto vincitore, premiando la scelta di un linguaggio visivo avvincente sia sul piano estetico sia contenutistico.
L’artista ha realizzato questo progetto insieme a Trentino Marketing, Mart e Provincia autonoma di Trento nell’ambito delle iniziative di promozione del riconoscimento delle Dolomiti come Patrimonio UNESCO.
Grazie a una ricerca visiva innovativa le immagini propongono una rappresentazione inedita della montagna, lontana da una dimensione puramente documentaria. L’esposizione sarà visitabile fino al 31 agosto.
La stagione espositiva estiva del Lagazuoi Expo prosegue fino all’autunno inoltrato: dal 12 settembre al 22 ottobre va in scena un doppio reportage per una grande impresa, la conquista del K2.
Il caporedattore Sky TG24 Daniele Moretti e il fotografo Matteo Zanga hanno documentato, per immagini, la spedizione ‘K2, Sessant’anni dopo’, del 2014. La stessa missione è stata al centro del videodocumentario intitolato ‘K2, un urlo dalla vetta’, prodotto da Sky TG24 con la regia dello stesso Daniele Moretti.
Gli scatti fotografici e il cortometraggio inseguono i protagonisti di un’avventura che riprende il filo interrotto dalla prima grande ascesa del K2, nel 1954, ma a ruoli invertiti: alla guida della spedizione c’era un team pachistano, mentre un team italiano ha fatto da supporto.
L’occasione per occuparsi anche di tematiche scientifiche e ambientali, installando una stazione meteo climatica, misurando la vetta in modo più accurato, dedicandosi alla pulizia dei campi e del ghiacciaio del Baltoro.
Crediti Olivo Barbieri