L’approvazione arriva all’indomani della consegna di una ventina di cuccioli di beagle ai laboratori dell’azienda Aptuit di Verona
Riceviamo e pubblichiamo.
Le aziende farmaceutiche dovranno ora fare i conti con la risoluzione approvata ieri sera, 15 settembre, dal Parlamento Europeo per l’attuazione di metodi alternativi alla sperimentazione animale.
Il documento arriva proprio all’indomani della consegna di una ventina di cuccioli di beagle ai laboratori dell’azienda Aptuit di Verona destinati a esperimenti scientifici.
Lo dichiara l’Organizzazione internazionale protezione animali, OIPA.
In sintesi, la risoluzione dell’Europarlamento chiede un piano d’azione a livello dell’Unione Europea per il passaggio a metodi alternativi alla sperimentazione in vivo.
L’obiettivo è quello della
graduale eliminazione attiva mediante la riduzione, il perfezionamento e la sostituzione delle procedure su animali vivi a fini scientifici accelerando lo sviluppo dei metodi, delle tecnologie e degli strumenti alternativi non basati sugli animali
secondo un
calendario chiaro e ambizioso e un elenco di tappe intermedie al fine di incentivare i progressi.
Il documento sottolinea che il settore privato può essere direttamente coinvolto nel piano, in particolare le imprese disposte a passare a modelli non basati su animali, nonché le startup che li sviluppano e perfezionano.
Dichiara il Presidente dell’OIPA Massimo Comparotto:
I parlamentari europei hanno chiesto che siano messi a disposizione finanziamenti sufficienti a medio e lungo termine per garantire lo sviluppo, la convalida e l’introduzione rapidi di metodi di sperimentazione alternativi, anche attraverso maggiori finanziamenti nell’ambito di Orizzonte Europa.
I deputati affermano inoltre che scienziati, ricercatori e tecnici devono essere formati all’utilizzo di modelli avanzati non animali e alla condivisione delle migliori pratiche. Non possiamo che apprezzare questa presa di posizione, speriamo che non resti solo sulla carta.
Il testo della risoluzione evidenzia che nel 2017 sono stati dichiarati 9,58 milioni di usi di animali a fini scientifici; che lo scopo principale era la ricerca, 69%, seguita dall’uso a fini regolamentari per rispondere a requisiti legislativi, 23%, e dalla produzione ordinaria, 5%; che la maggior parte delle sperimentazioni effettuate a fini regolamentari riguardava i medicinali per uso umano, 61%, seguita dai medicinali per uso veterinario, 15%, e dai prodotti chimici industriali, 11%; che i primati non umani sono stati utilizzati per tali sperimentazioni in alcune parti dell’UE e che molti altri tipi di animali sono utilizzati a fini scientifici ogni anno; che in un solo anno vengono allevati e abbattuti 12 milioni di animali destinati alla sperimentazione animale, senza che siano utilizzati in esperimenti reali.