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OdG Molise: maggiore rispetto deontologia per corretta informazione

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Ordine dei Giornalisti del Molise


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Appello sulla pubblicità occulta

Riceviamo e pubblichiamo.

Il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti del Molise ha ricevuto nelle ultime settimane tante segnalazioni riguardanti iscritti che presterebbero direttamente o indirettamente la loro voce o la loro immagine ad iniziative pubblicitarie non contemplate dalle carte deontologiche, nonché colleghi che realizzano servizi, in onda nei TG, che poco hanno a che fare con il giornalismo e molto con la promozione di attività commerciali, medico sanitarie.

Il Direttivo dell’Ordine, pur considerando le enormi difficoltà del momento e che le aziende editoriali hanno disperata necessità di incrementare le loro entrate, non può fare a meno di rilevare che in diversi casi ci si è spinti ben oltre il consentito.

Palesi inosservanze delle norme deontologiche sono state registrate anche nel trattare argomenti legati alla cronaca. Negli ultimi tempi il Consiglio dell’Ordine continua a notare e a prendere atto anche di testimonianze dirette sui social da parte di qualche collega, che seppur toccanti e profondamente crude, sono arricchite da un vocabolario piuttosto colorito.

Terminologie anche di natura sessuale, che poco si accostano a dei professionisti dell’informazione, che, seppur parlando di argomenti personali e profondamente seri, andrebbero corroborate da un glossario in grado di non intaccare l’immagine ed il decoro dell’Ordine, dei suoi iscritti, di coloro che intenderanno farne parte e della moltitudine anche e purtroppo di minori, fruitori della rete.

Adolescenti che si nutrono, che prendono ad esempio e che sono incuriositi dalle esperienze e dai racconti soprattutto dei giornalisti, i quali dovrebbero mettere un freno allorquando si affacciano in un mondo sconfinato quale quello dei social. Per tale motivo è opportuno anche eliminare quegli spot pubblicitari realizzati in passato da chi solo in seguito si è iscritto all’Ordine.

Stesso dicasi per qualche trasmissione che parte dalle tradizioni, dal folklore, dai paesaggi, per poi sconfinare con vere e proprie reclame di aziende alimentari, della zootecnia, della ristorazione. In qualche caso queste trasmissioni andrebbero riviste, anche alla luce del protocollo siglato dall’OdG Molise ed il Corecom, in base al quale saremo costretti ad applicare le norme previste anche dall’AGCOM.

Per questi motivi si lancia un appello ai giornalisti ed in particolar modo ai direttori, che sono chiamati a verificare i servizi e a stimolare gli editori alla tutela della professione.

Da subito, sarà elevato il livello di controllo da parte dell’Ordine, perché si rischia di creare due informazioni: quella rigida e controllata delle testate nazionali e della TV di Stato, con quella locale o regionale che ha le medesime regole.

Ciò a garanzia della corretta informazione, dell’immagine del giornalista, ma anche della correttezza di quei colleghi che, pur avendone l’opportunità, hanno sempre rifiutato le facili scorciatoie, evitando la commistione fra il ruolo del professionista e quello legato ad altre figure non contemplate dal nostro ordinamento. Per chi intenda spostarsi in settori inconciliabili con il nostro ordinamento, è prevista anche la cancellazione dall’albo.