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Nuovo Tesoro San Gennaro: museo contemporaneo, accessibile e inclusivo

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Nascono Mitra in 3D e la collana di San Gennaro tattile insieme al Paliotto del Vinaccia, che si potrà toccare nella versione 3D, e alla riproduzione tattile del rame di Ribera

Un progetto di inclusione sociale e accessibilità in perfetta linea con la tradizione cristiana, la condivisione della conoscenza in nome dell’amore per gli altri, in un tripudio di fede, speranza, carità, prudenza, giustizia, fortezza e temperanza, le stesse immagini riprodotte in uno stemma al Maschio Angioino, a fondamento della società civile, come dirà l’Abate della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, Vincenzo De Gregorio, portando i suoi saluti nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo Tesoro di San Gennaro, che si è tenuta oggi, 10 ottobre, nella splendida Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, sita nel magnifico Duomo.

Tesoro di San Gennaro

Il percorso museale, ponderato sulle esigenze delle persone con disabilità, per rimuovere barriere fisiche, cognitive e sensoriali nel museo, comprende itinerari autonomi dedicati a ipovedenti, ciechi e sordi, l’ampliamento dell’audioguida ed altre iniziative di accoglienza, come verrà ampiamente spiegato, così che tutti, finalmente, possano essere messi in condizione di ammirare questo immenso patrimonio artistico.

La curatela scientifica è merito della storica dell’arte Laura Giusti.

Le più importanti novità riguardano, sicuramente, la Mitra in 3D e la collana di San Gennaro tattile, insieme al Paliotto del Vinaccia, che si potrà toccare nella versione 3D, alla riproduzione tattile del rame di Ribera, e le mappe di orientamento con pannelli in Braille ed audiodescrizioni per ciechi oltre ad una speciale videoguida in Lingua dei segni.

Mitra di San Gennaro

Un lavoro di squadra, sarà ribadito più volte, con lo scopo di divulgare la conoscenza del culto di San Gennaro e far conoscere un museo in continua evoluzione, dove si intrecciano strategie di valorizzazione, attività di sviluppo e ricerca scientifica e in cui si lavora alacremente a nuove iniziative culturali, artistiche e sociali.

Presenti alla conferenza stampa, il già citato Mons. Vincenzo De Gregorio, Girolamo Carignani di Novoli, della Deputazione del Tesoro di San Gennaro, Mariano Bruno, Partner Deloitte e responsabile della sede di Napoli, Ilaria D’Uva, Amministratore di D’Uva s.r.l., e Francesca Ummarino, Direttrice del Museo del Tesoro di San Gennaro.

In prima fila, doverosamente, i rappresentanti della Rete Campania tra le mani e dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Napoli, con a capo il Presidente Pietro Piscitelli a ringraziare per aver permesso ai minorati della vista di approcciarsi all’arte tramite il tatto, ma a ribadire che non basta, perché si tratta di una pietra miliare da cui parte un progetto da arricchire costantemente.

Tra il pubblico, la talentuosa attrice Nunzia Schiano, che ha partecipato attivamente al progetto; con la sua consueta disponibilità e la sua travolgente simpatia, prima e dopo l’incontro, ha regalato sorrisi sinceri, conversando amabilmente con gli ammiratori, prestandosi, con dolcezza, alle richieste di foto.

A rappresentare l’Amministrazione comunale, l’Assessore all’Istruzione, Maura Striano, la quale, invitata al tavolo dei relatori, in pochissime ma efficaci battute, ha sintetizzato ciò che, a tutti gli effetti, è un lavoro educativo per l’intera città, un segno di civiltà per la fruizione dell’arte.

Un museo accogliente ed accessibile, dicevamo, grazie ad una serie di interventi mirati per accompagnare i visitatori alla scoperta del tesoro di Napoli, che proveremo a riassumere.

Videoguide in LIS a cui si accede in completa autonomia: tramite QR code si possono guardare i video di due attori professionisti che raccontano nella lingua dei segni le opere del museo.

Audiodescrizioni con testi redatti ad hoc per facilitare la visita alle persone ipovedenti e cieche.

Accessibilità non soltanto come abbattimento delle barriere fisiche e cognitive, ma anche linguistiche: ‘Un Tesoro di audioguida’, nata nel giugno 2022, ideata e prodotta da D’Uva, con la prefazione di Mons. Vincenzo De Gregorio e Maurizio de Giovanni, con in copertina un’incisiva frase di Eugenio Bennato, si arricchisce di ulteriori 6 lingue – cinese, giapponese, coreano, ucraino, russo e portoghese – in aggiunta a quelle già presenti – italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco e napoletano.

Libro Tesoro di San Gennaro

Un nuovo percorso si affianca al suggestivo racconto tra voci e musica dedicato agli adulti: l’audioguida dedicata ai più piccoli, uno speciale racconto per consentire anche ai bambini di esplorare e conoscere la storia di San Gennaro e di uno dei tesori più preziosi al mondo, accompagnati dalle spassose interpretazioni dei celebri attori Patrizio Rispo e la stessa Nunzia Schiano.

L’innovazione vera e propria, come accennavamo prima, consiste nelle opere realizzate in 3D e i pannelli tattili: l’incredibile riproduzione della mitra gemmata in scala 1:1 e i pannelli tattili touchstone per riconoscere le forme della collana di San Gennaro, degli ostensori e degli altri doni dedicati al Santo Patrono.

Collana

Nella Real Cappella, grazie al contributo di Deloitte, sono state create la versione in 3D del dettaglio del Paliotto d’argento dell’Altare Maggiore di Gian Domenico Vinaccia e la traduzione tattile a rilievo del dipinto olio su rame di Jusepe de Ribera.

Il lavoro di riproduzione è stato effettuato da Art-Up, una compagine di aziende sannite, che, mediante la digitalizzazione delle opere, ha creato modelli dettagliati ed aderenti agli originali, con la supervisione scientifica del Servizio di Ateneo per le Attività degli studenti con Disabilità e DSA – Suor Orsola Benincasa.

L’abbattimento delle barriere fisiche e architettoniche, grazie all’inserimento di passamano in ferro, servoscala per accedere al museo e ai bagni, panchine lungo il percorso, scivoli per facilitare l’ingresso e la rimodulazione dei banchi di biglietteria così da renderli idonei e più accoglienti.

E ancora, piantine di orientamento in ceramica; fari letismart, piccoli dispositivi che emanano dei suoni per facilitare il percorso; brochure in scrittura Nero Braille in cui vengono descritte la Cappella e le Sacrestie; pannelli in Braille con la descrizione delle sale.

Negli ultimi due anni, oltre all’incremento dei visitatori del museo si è constatato un aumento considerevole del numero di ospiti virtuali: il nuovo sito Internet, online da aprile 2022, ha infatti registrato più di 131.000 nuovi utenti e oltre 756.000 visualizzazioni.

Gli stessi canali social del museo da ottobre 2021 vedono Facebook con una copertura di 540.897, + 69.693,2%, e Instagram con una copertura di 154.136, +111.592,8%.

Da ottobre 2022, per avvicinarsi ai più giovani, è stato aperto anche l’account TikTok, che, in meno di un anno, ha raccolto 2148 follower, oltre 16.000 like e 307.000 visualizzazioni.

Grande successo anche per il bookshop del museo, tanto che D’Uva ha prodotto un nuovo catalogo con un servizio fotografico dell’intera collezione e in cui si affiancano manufatti artigianali provenienti da aziende locali.

San Gennaro

E veniamo, ora, ai singoli interventi. Frasi mirate, efficaci, empatiche, per andare all’essenza.

Girolamo Carignani di Novoli, della Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, ha dichiarato:

Gli eccellenti risultati di questi ultimi due anni di attività ci spingono a proseguire con passione ed entusiasmo in un’opera di rilancio del museo. Il nuovo percorso intrapreso dalla Deputazione è sempre di più rivolto al sociale, alla fruizione delle opere che compongono il Tesoro a tutte le categorie, alla realizzazione di un nuovo museo inclusivo.

Siamo partiti con i giovanissimi con il progetto dedicato agli studenti dell’Istituto Statale A. Ristori del quartiere Forcella, che continuerà anche nel 2024, proseguiamo ora con le iniziative di accessibilità e l’eliminazione degli ostacoli per permettere a tutti di godere appieno delle meraviglie contenute nello scrigno della Cappella e continueremo a dedicarci a nuove sfide per impegnarci in progetti sociali dedicati al nostro territorio.

Ilaria D’Uva, amministratore di D’Uva s.r.l., ha affermato:

Jan Fabre, Per Eusebia

Questi risultati sono il frutto di un incontro, anzi di un intreccio di incontri: quello fra la Deputazione e la mia azienda, che si sono intese subito sulla volontà di rendere l’offerta del Tesoro di San Gennaro sempre più ampia, inclusiva e contemporanea, e quello fra me, Francesca Ummarino e Laura Giusti, che ho proposto come direttrice e curatrice del Museo, così da formare un dream team capace di sviluppare la mia idea di valorizzazione museale; insieme a noi lavora un gruppo di persone che, a vario livello, contribuiscono alla costruzione di questo progetto culturale e imprenditoriale. E abbiamo appena cominciato!

In questa occasione, presentiamo due anni di lavoro silenzioso ed entusiasta ma, soprattutto, presentiamo il programma di accessibilità e di superamento delle barriere sensoriali, cognitive e architettoniche: Napoli è così, accoglie tutti, come ha accolto me, che vengo da Firenze – ma qui lavoro solo con personale e professionisti napoletani.

La Deputazione, insieme a me, e alla mia azienda, desidera che il Tesoro faccia lo stesso, accogliendo e includendo grandi e piccini, con tutte le abilità, le appartenenze culturali, le lingue, le religioni e gli interessi.

Tesoro di San Gennaro

Mariano Bruno, Senior Partner responsabile della sede di Napoli e consigliere di amministrazione della Fondazione Deloitte, ha chiosato:

Fondazione Deloitte nasce oltre 7 anni fa per sviluppare e promuovere iniziative e progetti che abbiano un impatto positivo sulla società nei tre ambiti in cui ha scelto di impegnarsi: cultura, educazione, istruzione e ricerca ed emergenze. Il Sud Italia, con il suo straordinario patrimonio artistico-culturale, è uno dei territori che Fondazione Deloitte ha maggiormente a cuore.

Valorizzare le eccellenze della città di Napoli significa sia promuovere l’accesso ai luoghi d’interesse artistico e culturale sia garantire percorsi educativi e orientamento al lavoro per le nuove generazioni. Le iniziative realizzate nell’ambito del sostegno alla Deputazione del Tesoro della Cappella di San Gennaro dimostrano, concretamente, come Fondazione Deloitte trasformi in realtà il suo impegno per il Sud.

Tesoro di San Gennaro

Francesca Ummarino, Direttrice del Museo del Tesoro di San Gennaro, ha concluso:

Quando Ilaria D’Uva mi ha chiamato per dirmi che il museo aveva vinto il PNRR per l’accessibilità sono iniziati 6 mesi di grande entusiasmo e di preoccupazione: dovevamo investire i fondi stanziati dalla Comunità europea in modo ponderato, utile e senza sprechi.

Tutte le novità degli ultimi mesi sono state possibili grazie agli investimenti di D’Uva, al finanziamento del PNRR e alla generosità della Fondazione Deloitte ma, soprattutto, grazie all’aiuto concreto di una serie di persone che con me, Ilaria e Laura Giusti, curatrice del museo, condividono la visione di un Tesoro contemporaneo, accogliente e inclusivo: i Deputati e l’Abate che, in questi due anni, hanno accolto le nostre proposte con partecipazione ed entusiasmo e tutti i ragazzi e le ragazze che lavorano quotidianamente al museo e che, dal primo momento, hanno sostenuto il cambiamento con passione.

Sono seguiti, quindi, i debiti ringraziamenti a chi, a vario livello, ha permesso di donare al mondo un’opera così innovativa, tra cui l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Napoli e della Rete Campania tra le mani, per la preziosa collaborazione nella validazione e nell’affiancamento dell’attuazione delle varie iniziative.

In particolare, Vincenzo Massa, coordinatore del Centro Regionale di trascrizione Braille della Campania, Maria Grazia Gargiulo e Carmela Pacelli del SAAD – Suor Orsola Benincasa.

Sacrestie San Gennaro

Terminata la conferenza stampa siamo stati accompagnati nel museo da una preparatissima ragazza dello staff. Ovviamente, l’intero team ha seguito un corso di formazione per l’accoglienza agli ospiti, nonostante gli itinerari siano pensati per rendere la visita del tutto autonoma.

Le mirabilie che sono esposte sono inenarrabili, per quanto si possa arrivare preparati non ci sono parole abbastanza incisive per descriverle, l’emozione che si prova al loro cospetto è straordinaria. Bisogna solo ammirarle di persona.

Un museo da esplorare e contemplare anche in compagnia dei propri amati animali per tutta la durata del percorso. Inoltre, è possibile scattare foto ed effettuare videoregistrazioni con la sola accortezza di non usare il flash. Immancabile uno shop per l’acquisto dei souvenir.

I biglietti, infine, possono essere comprati anche online per evitare la coda. L’accesso è consentito tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:00, con ultimo ingresso alle 17:00.

Cosa aspettate? Correte subito al Duomo di Napoli. Non ve ne pentirete!

Autore Lorenza Iuliano

Lorenza Iuliano, vicedirettore ExPartibus, giornalista pubblicista, linguista, politologa, web master, esperta di comunicazione e SEO.