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‘Nuove geografie del suono’, presentazione libro

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'Nuove geografie del suono'


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Il 16 marzo al PAN

Riceviamo e pubblichiamo.

Il 16 marzo 2017, ore 17:30, presso il PAN, Palazzo delle Arti di Napoli, via dei Mille, 60, Napoli, verrà presentato in anteprima il libro di Leandro Pisano ‘Nuove geografie del suono. Spazi e territori nell’epoca postdigitale’. Nel corso dell’incontro l’autore dialogherà con Iain Chambers, Girolamo Dal Maso, Alessandro Esposito, Beatrice Ferrara e Marco Petroni. Introdurrà la curatrice Maria Savarese, con i saluti di Nino Daniele, Assessore alla Cultura ed al Turismo del Comune di Napoli.

La presentazione sarà intervallata da letture di estratti dal libro, in dialogo con i suoni e le immagini che verranno proposte dal vivo da ELEM, trio composto da Loredana Antonelli, Fabrizio Elvetico e Marco Messina, impegnati in un’opera di rilettura audiovisuale di una serie di temi trattati nel libro.

È possibile indagare le trasformazioni dei paesaggi, dei territori ed i cambiamenti in atto nelle geografie politiche e culturali del mondo contemporaneo, attraverso le pratiche dell’ascolto? È intorno a questo interrogativo che si costruisce l’analisi sviluppata da ‘Nuove geografie del suono’, Meltemi, pagg. 196, esordio letterario di Leandro Pisano, curatore e ricercatore già noto in ambito internazionale per i suoi progetti legati alle nuove tecnologie, al suono ed ai territori rurali, ‘Interferenze new arts festival’, Liminaria.

Si tratta di un testo che elabora una serie di temi di stringente attualità, a partire dall’ecologia politica fino alla critica tecno-culturale, attraverso una prospettiva, quella degli studi sul suono, che sempre più sta acquistando rilevanza e spazio non solo nell’arte contemporanea, ma anche all’interno del dominio delle scienze umane e sociali.

Le aree rurali, i luoghi abbandonati, gli ambienti di confine diventano in questa trattazione spazi estetici inusitati, attraversati dal suono e dalle pratiche artistiche ad esso legate come dispositivi di indagine.

È una narrazione che connette territori e geografie a diverse latitudini: dal deserto di Atacama in Cile alle aree rurali dell’Irpinia e del Sannio beneventano, dal Messico al Pakistan, dal Marocco ai borghi abbandonati in Sicilia, mettendo via via in questione i concetti di comunità, identità, cartografia, antropocentrismo, universalismo.

Questo libro offre spunti inediti, sconfinando in territori poco esplorati nel panorama degli studi italiani, aprendo la ricerca sul suono ad esiti che lo collocano al di fuori di una prospettiva puramente musicologica, ma anche in dialogo con essa, in tensione verso nuovi possibili scenari di indagine.

In un contesto in cui si incrociano i contributi significativi di diverse discipline ed approcci, l’autore ci invita a riscoprire

così la possibilità non solo di abitare i luoghi, ma anche, una volta di più, di immaginarli e costruirli rendendoli ambiente complessi e riecheggianti. Facendo esperienza del pensiero, in ultima analisi, come un’infinita risonanza.

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