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Numeri alla mano

numeri


La Via dà vita in Uno, Uno dà vita in Due, Due dà vita in Tre.
Dal capitolo 42 del Daodejing 

Fin dall’antichità la numerologia è stata considerata una disciplina in grado di interpretare e spiegare il comportamento umano, la personalità e il destino degli individui: dalla salute all’amore, dagli affari alle relazioni.

Generalmente, chi si occupa di scienza considera i numeri come simboli che esprimono quantità e misure, ma, nella più ampia accezione metafisica, essi assumono un significato molto più profondo ed intenso.

Coloro che studiano la matematica ai massimi livelli sono in qualche modo costretti a confrontarsi con le energie spirituali, perché l’Uno è Dio e il Tutto. Se Dio è immanente e nascosto in tutta la Creazione, il numero è la Sua espressione esteriore.

A questo punto, viene spontaneo credere che tutto in natura obbedisca a leggi assolute, di cui il numero è la chiave di interpretazione. Così facendo ogni numero è una potenza a sé stante, evoca una particolare energia e la rappresenta; in ognuno di essi è concentrata una grande quantità di nozioni, similitudini, corrispondenze, quindi, agire con i numeri è agire con l’energia, leggerli, significa leggere il tipo di energia.

La materialità è fatta di numeri. Tutto ciò che esiste è composto da vibrazioni, cicli, frequenze; ogni cosa ha una sua cifra. Quindi, essi sono assolutamente essenziali per l’esistenza stessa della materia, così come è concepita a livello umano.

La numerologia è una scienza antica: nonostante le sue origini si perdano nella notte dei tempi, è una disciplina ancora attuale, che ci aiuta a scoprire la nostra natura, le nostre risorse e le possibilità che abbiamo di riuscire nella vita, consentendoci di indagare ogni aspetto della nostra personalità e di sfruttare pienamente le nostre risorse latenti. Tocca a noi crederci o no.

Le sue origini risalgono ad un periodo fra il 569 e il 470 d.C..

Il filosofo greco Pitagora studiava la metafisica dei numeri e credeva che ogni numero potesse essere ridotto a una sola cifra compresa fra 1 e 9 e che, capendo il significato della singola cifra, possiamo capire le vibrazioni spirituali e magiche di noi stessi.

I valori fondamentali per Pitagora erano sette ed erano basati sulla pietà; la sapienza; la temperanza, nel parlare, nel mangiare, nel sesso, come fedeltà e rispetto verso il partner; nel vestire, insegnava alle donne ad essere semplici e non troppo ingioiellate; la fortezza, quindi ad essere coraggiosi; la giustizia che praticava per primo poiché apportatrice di armonia; l’amicizia, poiché l’amico è un altro se stesso; la musica, che veniva utilizzata per dare sollievo agli umani affanni, alla tristezza, alla rabbia.

Pitagora di Samo, prima di istituire la sua scuola a Crotone nel 530 a.C., aveva viaggiato in Siria, Egitto, Babilonia e aveva appreso dai Magi, i saggi del posto, conoscenze aritmetiche, scientifiche, musicali e filosofiche, che poi trasmise ai suoi allievi. Lo scopo di queste conoscenze così profonde tendeva ad emendare, a correggere, i lati deboli del carattere.

Anche Agostino, come Pitagora, credeva che tutto quanto avesse una relazione matematica numerica e che spettasse alla mente ricercare ed investigare i segreti di tali relazioni o farsele rivelare da una forza divina.

Secondo Carl Gustav Jung i valori numerici corrispondevano ad archetipi che formavano l’inconscio collettivo e fossero utili ad ordinarne il campo di energia.

Tra le scienze psichiche si tratta, quindi, di quella più antica e da cui tutte le altre traggono origine e a cui fanno riferimento. Oggi viene considerata una pseudoscienza, ma, in antichità, ad ogni nascita di un essere umano veniva stilato un profilo numerologico.

Si individuavano quali doni portasse con sé, quali i punti di forza e le debolezze, così come i talenti e tutto ciò che poteva possedere per indirizzare al meglio la sua formazione.

I matematici hanno cercato invano di scoprire un qualche ordine nella successione dei numeri primi, e abbiamo ragione di credere che è un mistero che la mente umana non potrà mai penetrare.
Eulero 

Partendo dal presupposto che tutto è numero e che questo emana vibrazioni sia positive che negative, secondo gli studiosi, il nome che riceviamo alla nascita è traducibile in numero e agisce su di noi per tutta la vita.

Inoltre, la nostra esistenza è regolata da cicli calcolabili in base ai numeri, i quali, in altre parole, hanno una radiazione quasi magica, che non è possibile leggere, valutare, interpretare.

La numerologia è, quindi, una mantica particolare, in quanto i numeri hanno una vita propria, di cui bisogna tener conto e sono il codice segreto di una scienza dimenticata: con essi, sacri riferimenti, è possibile interpretare qualsiasi evento, perché permettono di comprendere l’ordine delle cose e le leggi del cosmo.

La loro valenza simbolica è data dall’interazione con gli elementi che compongono l’universo, con ciò che succede dentro e fuori l’uomo. La data di nascita non è frutto di mera casualità: fornisce, al contrario, una precisa chiave di lettura della personalità e del carattere di un individuo, dei talenti e di eventuali disagi relazionali ed esistenziali che potrebbero impedire di esprimere le proprie potenzialità.

I numeri presenti nella data di nascita sono ricchezze ricevute in modo ordinato, potenzialità già pronte per essere usate; viceversa, quelli assenti ineriscono a risorse che necessitano dell’intervento della volontà per essere utilizzate vantaggiosamente per se stessi e per gli altri.

Lo abbiamo scritto prima, forse in maniera più velata, per gli antichi il numero era un ritmo, un punto tra il mondo dell’Unità e quello della Diversità, una tensione attiva attraverso la quale l’universo si costruisce.

Pitagora sosteneva che il numero è un rapporto dinamico tra Forma e Materia, per questa ragione l’esoterismo dell’antichità ha costruito tutta una speculazione intorno al numero secondo due orientamenti: come ritmo del cosmo e come mantica, cioè come pratica divinatoria, o numerologia.

Se il filosofo greco ha tramandato la tradizione egizia della Numerologia attraverso la scuola iniziatica dei Pitagorici per descrivere la natura, le leggi dell’universo e gli archetipi della vita umana, Odino, compiendo l’iniziazione a se stesso, ha raccolto le Rune come strumento divino per comprendere ed elaborare il Creato.

Epoche diverse hanno canalizzato gli stessi archetipi semplicemente adattandoli alla loro cultura e al loro linguaggio; influendo oltre i propri limiti culturali, guidati da un intuito universale, numerologo e sciamano possono andare oltre le proprie convinzioni e tornare ad immergersi nella cosiddetta sorgente primigenia, come se rune e numeri potessero descrivere la stessa realtà interpretandone il linguaggio archetipico.

Al di là di qualsiasi credo, è un messaggio di apertura ed accoglienza tra culture e credo diversi, in quanto la sorgente è sempre la stessa e il buon dialogo è possibile con il rispetto e la giusta apertura di cuore in una connessione equilibrata con la mente.

Se guardiamo altrove, la Cabala, l’insieme degli insegnamenti esoterici propri dell’ebraismo rabbinico, utilizza le 22 lettere dell’alfabeto ebraico per cercare il significato numerologico di un nome; ogni lettera corrisponde a un numero, che viene addizionato.

Una tecnica che veniva utilizzata in origine dai filosofi cabalisti per nascondere i testi della Cabala ai non credenti che, con il passare del tempo, è stata usata per cercare il proprio percorso di vita a partire dal proprio nome.

Invece, nell’antica Babilonia, il metodo Caldeo era incentrato sulle vibrazioni delle cifre comprese fra l’1 e l’8. Il numero 9 per i Caldei era sacro e rappresentava tutto quello che si può desiderare al mondo e la connessione con il divino.

Secondo questa tecnica magica si parte dalla data di nascita e dai numeri che corrispondono alle lettere del nostro nome per scoprire il nostro destino. Resta che, fra tutte le dottrine divinatorie, la Numerologia è la più semplice e razionale. A differenza delle altre mantiche, i suoi responsi non richiedono calcoli lunghi e complicati, né impongono il ricorso a poteri di intuizione sottile, che devono essere coltivati con lunga pratica. Numeri alla mano, numeri nel destino.

Se torturi i numeri abbastanza a lungo, confesseranno qualsiasi cosa.
Gregg Easterbrook 

Autore Massimo Frenda

Massimo Frenda, nato a Napoli il 2 settembre 1974. Giornalista pubblicista. Opera come manager in una azienda delle TLC da oltre vent'anni, ama scrivere e leggere. Sposato, ha due bambine.

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