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Nubifragi estivi, Toscana stanzia 1,5 mln per Firenze, Lucca e Grosseto

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Maltempo Toscana


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La Giunta regionale presenterà emendamento alla seconda variazione di bilancio, in discussione in Consiglio regionale

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Dopo i nubifragi che a fine luglio si erano abbattuti sulla Toscana il Consiglio dei Ministri aveva riconosciuto, a settembre, lo stato di emergenza nazionale per le province di Arezzo e Siena ma non per la città metropolitana di Firenze né per Grosseto e Lucca.

La Giunta regionale presenterà però un emendamento alla seconda variazione di bilancio, in discussione in Consiglio regionale, per un milione e 500 mila euro in modo da venire incontro ai privati e alle aziende che hanno subito danni e che non troveranno risposta nelle risorse statali.

L’annuncia l’Assessore al bilancio della Regione Toscana, Vittorio Bugli, durante una conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati.

Spiega;

Useremo le risorse utilizzando gli stessi criteri statali applicati per Arezzo e Siena, in modo da trattare tutta la Toscana allo stesso modo.

Intanto il dipartimento nazionale di Protezione Civile e gli uffici regionali stanno mettendo a punto l’ordinanza che individua Enrico Rossi quale Commissario straordinario per la ricostruzione. Le prime risorse stanziate dallo Stato e da distribuire sono pari a 500 mila euro.

Fa sapere Rossi:

Appena definito il tutto convocherò i territori per attivare, senza indugio, le misure previste nello stato di emergenza nazionale.

Sottolinea l’Assessore all’ambiente, Federica Fratoni:

Il mancato riconoscimento dello stato di emergenza nazionale anche per la città metropolitana di Firenze, per Grosseto e per Lucca ci ha costretto a individuare nuove misure e nuove procedure.

Ma anche in una situazione così complessa abbiamo saputo dare risposta alle esigenze di tutti i territori.

Aggiunge assieme all’Assessore Bugli:

Il lavoro non finisce qui: vogliamo infatti cercare di accorciare i tempi del censimento dei danni e l’erogazione delle risorse, che, per quelle provenienti dallo Stato, sappiamo essere purtroppo lunghi.

I nubifragi del 27 e 28 luglio avevano interessato l’aretino, il senese, nel territorio della città metropolitana di Firenze la zona in particolare dell’empolese, di Certaldo e di Gambassi, ma anche, se pur con entità più lievi, il grossetano e lucchese. Quarantasei alla fine, in cinque province, erano stati i territori comunali coinvolti.

Il 29 luglio il Presidente della giunta ha dichiarato per tutti lo stato di emergenza regionale e il 5 agosto sono state stanziate sempre da parte della Regione le prime risorse per far fronte all’emergenza, pari a un milione e 900 mila euro. Ultimata la stima dei danni sulla base dei dati forniti da Comuni, Province e associazioni di categoria, è stato richiesto lo stato di emergenza nazionale.

I danni e le stime
Complessivamente ammontano a 3 milioni le spese di somma urgenza rilevate, ovvero gli interventi necessari a ripristinare le situazioni di sicurezza: 2 milioni e 235 mila euro riguardano Arezzo e Siena e 700 mila i territori della città metropolitana di Firenze e delle province di Grosseto e di Lucca. A questi si sommano gli interventi per ridurre i rischi futuri.

I danni a negozi, alberghi ed imprese produttive sono stati invece stimati per tutta la Toscana in 7 milioni di euro. La ricognizione è stata fatta attraverso le associazioni di categoria: 4 milioni e 200 mila euro nell’aretino e nel senese ed altri 2 milioni e 700 mila per i territori dell’empolesi, di Gambassi e Certaldo. Da subito la Giunta si era attivata concedere prestiti attraverso il microcredito, fino a 20 mila euro da rimborsare in dieci anni senza interessi, e per garantire finanziamenti agevolati alle attività produttive attraverso Fidi Toscana, la finanziaria di cui la Regione è socia di maggioranza relativa.

Per le perdite subite dai privati si è deciso di attendere la definizione dello stato di emergenza nazionale, dichiarato il 19 settembre, ma che riguarda solo Arezzo e Siena, in modo da applicare nelle stime criteri univoci a quelli statali. Quanto alle imprese agricole, la Regione attende la risposta da parte del Governo e del Ministero sulla richiesta di stato di calamità naturale. Ad agosto le perdite stimate dalle aziende ammontavano a 24 milioni di euro: 14 milioni ad Arezzo ed altri dieci dal senese e l’Amiata grossetana fino ai comuni vitivinicoli di Montaione, Montespertoli e Castelfiorentino nell’empolese e Valdelsa.

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