Ogni anno a Las Vegas, l’associazione dei costruttori di tecnologie mette in scena la fiera delle nuove tecnologie che stanno trasformando il mondo.
Il CES® è l’evento più influente al mondo, per il settore il banco di prova per gli innovatori globali. È qui che i più grandi marchi del mondo fanno affari e incontrano nuovi partner e gli operatori più smart entrano in scena.
Al CES si mettono in mostra sviluppatori, produttori e fornitori di hardware e di tecnologie di consumo, dei sistemi di distribuzione di contenuti, delle tecnologie digitali di ogni genere e per le più disparate applicazioni domestiche e di comunità, spesso progettate per rendere la vita delle persone più facile ed intrigante.
A questa fiera dell’innovazione non solo sono presenti le cosiddette GAFA, per dire Amazon, Apple, Google, Facebook, e tutte le altre Big Tech, ma anche piccoli inventori che rivoluzionano anche i modi di praticare la semplice pulizia di una cucina.
Camminare tra gli stand per una persona come me che lavora con le nuove tecnologie e il digitale è come trovarsi nel paese dei balocchi, rischiando di perdersi nella tenda di Mangiafuoco, ma sono accreditato al CES come esponente della stampa e per questo ricevo, anzi sono subissato, dalle notizie degli espositori, anche i più piccoli, che sgomitano tra i grandi per conquistare un po’ di visibilità.
Tra questi mi ha istigato curiosità il vincitore del Premio Europeo per il miglior Design, Hyper Lychee, che ha raccolto su Kickstarter il 3500% del suo fabbisogno per sviluppare il suo primo prodotto tecnologico: Skadu.
Questo piccolo dispositivo è uno scrubber elettrico portatile, spazzola che promette di essere l’uovo di colombo per migliaia di massaie quotidianamente impegnate nella rimozione dello sporco più duro su piani di lavoro e fornelli.
Come un grande spazzolino elettrico per pulire i denti, Skadu è un potente strumento che ospita un motore a coppia elevata che deterge le superfici con tre dischi che ruotano in direzioni opposte.
Gli inventori sono due giovani fratelli ai quali è venuta l’idea rivoluzionaria per risolvere il problema della nonna che imprecava ogni volta alle prese delle pulizie della cucina dopo le grandi cene di famiglia.
Innovazione non significa solo sviluppare smart city, infrastrutture Internet superveloci o tecnologie digitali per le stazioni spaziali, ma anche una semplice spazzola che risolve i problemi delle nostre nonne.
Autore Vittorio Alberto Dublino
Vittorio Alberto Dublino, giornalista pubblicista, educatore socio-pedagogico lavora nel Marketing e nel Cinema come produttore effetti visivi digitali. Con il programma Umanesimo & Tecnologia inizia a fare ricerca sui fenomeni connessi alla Cultura digitale applicata all’Entertainment e sugli effetti del Digital Divide Culturale negli Immigrati Digitali. Con Rebel Alliance Empowering viene candidato più volte ai David di Donatello vincendo nel 2011 il premio per i Migliori Effetti Visivi Digitali. Introducendo il concetto di "Mediatore della Cultura Digitale" è stato incaricato docente in master-post laurea.
