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‘Non erano battute’ al Teatro Puccini

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Immanuel Casto


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Immanuel Casto in scena il 29 novembre a Firenze

Riceviamo e pubblichiamo.

Il Casto Divo esce per la prima volta dalla dimensione musicale e approda a teatro, per regalarci un monologo su umorismo, comunicazione e su tutte le volte in cui ha dovuto spiegare che le sue… non erano battute!

‘Non erano battute’ è lo spettacolo che Immanuel Casto presenta mercoledì 29 novembre, ore 21:00, al Teatro Puccini di Firenze.

I biglietti, posto unico da 18,40 euro, sono in prevendita sul sito www.bitconcerti.it, su www.ticketone.it e nei punti Box Office Toscana www.boxofficetoscana.it, tel. 055-210804.

Info tel. 055-362067 – info@prgfirenze.itbiglietteria@teatropuccini.itwww.bitconcerti.it, www.teatropuccini.it. Per chi lo desidera è disponibile un VIPPackage comprendente un meet & greet con Immanuel Casto.

Dopo i fasti del tour che negli scorsi mesi l’ha visto reinterpretare i brani che l’hanno reso famoso insieme a Romina Falconi e a un quartetto d’archi, Immanuel Casto torna a calcare le scene, stavolta nei teatri.

‘Non erano battute’ è un monologo meta-comico che sviluppa i temi del mondo della comunicazione spesso affrontati dall’artista sui suoi canali social.

Spiega Casto:

‘Non era una battuta’ è una frase che mi ritrovo a dover pronunciare spesso, in particolare quando dico qualcosa che risulta involontariamente comica, magari per la formulazione lapidaria o l’uso letterale del linguaggio che faccio.

È vero che, con il tempo, ho iniziato ad utilizzare intenzionalmente l’umorismo, soprattutto quello più nero, rendendolo parte del mio lavoro, ma sono ancora molto frequenti le occasioni in cui ripeto quella frase.

Ecco perché, uscendo per la prima volta dalla dimensione musicale che mi è propria, ho scritto uno spettacolo meta-comico, dedicato ai grandi ‘segreti’ della comunicazione che ho decifrato in decenni di osservazione, per poi scoprire che per gli altri erano… ovvietà!

A proposito di scoperte: per me è stata una bellissima sorpresa capire che al mio pubblico interessa anche sentirmi mentre sviluppo ragionamenti, mentre io pensavo che la mia tendenza a razionalizzare lo avrebbe allontanato dalle mie performance, e da me.

Anche da ciò è nata in me la voglia di fare questa scommessa, che per certi versi enfatizza aspetti di me che pensavo invece di dover reprimere.

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