Giani e Spinelli: ‘Risorse importanti per i territori al fine di garantire alle persone non autosufficienti di essere assistite restando nel proprio ambiente domestico’
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
Oltre 25 milioni di euro per interventi a sostegno dei servizi di cura domiciliare rivolti a persone non autosufficienti o con forte limitazione dell’autonomia: è questo il contenuto del bando che è stato pubblicato oggi, 10 gennaio, sul BURT, Bollettino ufficiale della Regione Toscana.
Un intervento che la Regione ha attivato utilizzando risorse del Fondo sociale europeo nella programmazione 2021-2027.
I soggetti beneficiari delle risorse sono le Società della salute o, laddove non presenti, le Conferenze dei Sindaci; i progetti dovranno essere presentati entro il 9 febbraio 2024.
Le azioni previste avranno una durata triennale.
Il Presidente della Regione Eugenio Giani ha evidenziato:
Queste risorse rappresentano un importante sostegno per la qualità della vita di queste persone, delle loro famiglie e dei caregiver nel supporto al carico di cura.
L’Assessore regionale alle politiche sociali Serena Spinelli ha aggiunto:
Gli interventi messi a bando, finanziati con la nuova programmazione del Fondo Sociale europeo, permettono di sostenere azioni di continuità assistenziale dopo le dimissioni ospedaliere, oppure consentono a persone non autosufficienti o a rischio di non autosufficienza, anziane o con disabilità, di essere seguite a domicilio, potendo così restare nell’ambito familiare e nel proprio contesto di vita.
Si tratta di uno strumento che mette insieme alcuni dei principi di fondo della nostra idea di welfare.
Per esempio che l’assistenza debba essere personalizzata, coordinata e continuativa, con piani individualizzati definiti tenendo al centro le persone e coordinati all’interno dell’intero sistema dei servizi sociali e sanitari.
In continuità con le linee della precedente programmazione si mantengono principi cardine come la presa in carico integrata, il ruolo centrale delle zone – distretto come ambiti territoriali di riferimento, l’aspetto della co-progettazione degli interventi con i soggetti del terzo settore.
Con alcune innovazioni, tra cui quella relativa alla durata dei progetti, estesa da due a tre anni, per garantire una maggiore continuità e dare più solidità alla programmazione da parte dei servizi sociosanitari territoriali.
I progetti finanziabili dal bando dovranno seguire quattro possibili linee d’azione.
La prima, relativa ai servizi di continuità assistenziale ospedale-territorio, garantirà una serie di interventi assistenziali nel domicilio della persona a seguito di dimissioni ospedaliere o da strutture di cure intermedie o riabilitative.
La seconda l’accesso a servizi anche innovativi di carattere socio-assistenziale per persone con diagnosi di demenza al fine di permettere loro di rimanere presso la propria abitazione e nel loro contesto di vita.
La terza azione finanzierà l’erogazione di contributi economici per un assistente familiare regolarmente assunto con l’obiettivo di ampliare il servizio di assistenza familiare.
Infine, la quarta azione sosterrà l’accesso a servizi di carattere socio assistenziale ai minori disabili e servizi di sostegno alle loro famiglie.
Tutti gli interventi verranno realizzati sulla base di piani individualizzati.