Coinvolgente performance dello show man siciliano a piazza del Plebiscito
Ieri 9 agosto, è iniziata, come meglio non si poteva, con la presenza di Nino Frassica, la terza edizione di ‘Restate a Napoli’, rassegna teatrale e musicale, promossa e finanziata dal Comune di Napoli, nell’ambito di ‘Napoli Città della Musica’, che vede la direzione artistica di Lello Arena.
La kermesse prevede 14 spettacoli, distribuiti su 8 giornate, dal 9 al 16 agosto, tutti a piazza del Plebiscito, e organizzata su tre fasce, pomeriggio, crepuscolo e sera.
Prevista la partecipazione di artisti come Nino Frassica, appunto, Maria Nazionale, Roberto Colella de La Maschera, Vincenzo Comunale, Paolo Caiazzo, La Niña con Clementino, Francesco Cicchella.
In calendario anche otto spettacoli del progetto C.I.O.E.’, Centro Interdisciplinare Opportunità Espressive.
Si tratta di un corso di formazione professionale per lo spettacolo voluto dal Comune di Napoli della durata di tre mesi. Allievi provenienti da tutta Italia hanno avuto la possibilità di studiare con artisti del calibro di Arturo Brachetti, Nino Frassica, Vincenzo Salemme, Nicola Piovani, Anna Pavignano e Francesco Cicchella.
Il percorso vedrà la sua conclusione con la messa in scena di spettacoli con testi originali, curati da Lello Arena, ispirati agli sketch storici del trio La Smorfia.
Sulla pagina dedicata del sito del Comune di Napoli è possibile scaricare il programma completo, oltre che prenotarsi per i vari momenti. L’ingresso, per tutta la durata della manifestazione, è completamente gratuito.
L’evento è aperto alle 19:00 dallo spettacolo di danza ‘Il mondo degli invisibili’, che affronta la delicata problematica della legalità, richiamando, in particolare, la vita dei due magistrati Falcone e Borsellino.
Il balletto in un atto, ideato da Dino Carano per le coreografie di Mirko Riccardi, che ha visto la performance dei danzatori del progetto Acsi Ballet, ha ripercorso il maxiprocesso fino alla sentenza finale.
La sera, prevede, invece, la rappresentazione frizzante e briosa di ‘Performers umili ma onesti’, nato proprio nell’ambito del progetto C.I.O.E.’, che contribuisce a ‘riscaldare’ i presenti in vista di quello che sarà il momento clou della serata.
Dopo un breve saluto di Lello Arena, un intermezzo imprevisto quanto piacevole, con il comico di Made in Sud, Alessandro Bolide, che intrattiene i presenti mentre i tecnici allestiscono il palco, arriva finalmente l’ospite tanto atteso, Nino Frassica, con il suo ‘Show Tour 2000 – 3000’.
L’artista è accompagnato dai Los Plaggers, nome che nasce da una crasi tra Platters e plagio, band composta da Ivano Girolamo, Piano e Voce, Natale Pagano, Tastiere, Umberto Bonasera, Chitarra e Voce, Fabrizio Torrisi, Sax, Angelo Musumeci, Basso e Giuseppe Pullia, Batteria.
Nemmeno il tempo di entrare in scena, e il comico siciliano ci riporta agli anni Ottanta, alle trasmissioni con Renzo Arbore che lo hanno reso celebre.
Quelli della notte, Indietro tutta. Pezzi di storia della cultura italiana, metatelevisione assolutamente innovativa.
Capiamo subito che si tratta di uno spettacolo in cui il pubblico diventa protagonista.
Del resto, Napoli è città che vive di teatro, di canzone, dove tutti si sentono e sono un po’ artisti. Il feeling è immediato.
Lo show è soprattutto musicale, ma non nel senso tradizionale del termine, del resto, con un artista innovativo come Frassica, non poteva essere altrimenti.
Più che vere e proprie canzoni, assistiamo a dei mix anni Sessanta e Settanta, surreali nel senso più piacevole del termine.
Delle vere e proprie libere associazioni freudiane trasposte in note, dove il gancio per il motivo successivo può essere una frase, una parola, magari storpiata ad arte, una semplice assonanza verbale o ideale.
Il filo conduttore, il punto di partenza, possono essere i fiori, la donna, o una canzone in particolare, come Tuca Tuca, omaggio a Raffaella Carrà, dove Tuca può anche diventare l’avvio per Tu ca nun chiagne, uno dei tanti omaggi a Napoli della serata.
Ma non mancano riferimenti alla serie televisiva Don Matteo, che l’attore riprenderà a girare a breve, con battute e caricature di Terence Hill e Raul Bova.
Il pubblico canta, batte le mani a tempo, è coinvolto in coreografie più o meno improvvisate, in improbabili quiz in cui si vincono vacanze a spese del premiato, in duetti esilaranti.
Fa da spalla quando il comico dimentica, ripetutamente e volontariamente, di citare il sassofonista tra i componenti della band, fingendo di accorgersi per la prima volta della sua presenza sul palco.
Riceve il la per avviare cori che continuano spontaneamente, anche oltre quanto previsti.
Frassica è un vero e proprio animale da palcoscenico, travolgente al punto che vediamo colleghi e colleghe della stampa ballare e scatenarsi abbandonando il classico aplomb.
Irresistibile, con i suoi geniali giochi di parole e per una voce calda e intonata che ci sorprende.
Quando dal palco lui stesso annuncia che alle 23:45, quindi di lì a poco, lo spettacolo deve finire, il tempo sembra volato, non resta che godersi l’ultima canzone, l’ultimo tributo alla città.
Un plauso va sicuramente ai Los Plaggers, tutti musicisti di assoluto livello, con vocalità eccezionali, che abbiamo apprezzato per la loro capacità di fare spettacolo, oltre che negli a solo e nella parte di show in cui Nino prende una pausa e lascia a loro la scena.
Andiamo via sorridenti, canticchiando, muovendoci al ritmo delle note, che restano ancora nella nostra testa.
Autore Lorenza Iuliano
Lorenza Iuliano, vicedirettore ExPartibus, giornalista pubblicista, linguista, politologa, web master, esperta di comunicazione e SEO.