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Nicola Mingo Swinging Quartet live a Napoli



Il 15 al Music Art di Napoli

Riceviamo e pubblichiamo.

Dopo circa sei mesi di assenza dalla città natale, il chitarrista Nicola Mingo torna a esibirsi a Napoli. Venerdì 15 aprile, dalle ore 21.00, al Music Art serata da non perdere con il live del Nicola Mingo Swinging Quartet, in una formazione inedita composta dal pianista Andrea Rea, dal contrabbassista Daniele Sorrentino, dal batterista Elio Coppola, D.E.A. trio, e dal chitarrista, compositore e arrangiatore di origini napoletane Nicola Mingo, che presenterà per l’occasione i brani tratti dal suo ultimo CD “Swinging”.
Inoltre, il repertorio della sera vedrà l’esecuzione anche di alcuni celeberrimi standard quali So What, Moody’s Mood for Love, Bayou e Road Song.

Il progetto musicale di Nicola Mingo vuole essere un omaggio allo swing degli anni ’50 e ‘60 e, più nello specifico, un tributo al big sound dei grandi chitarristi dell’epoca come Wes Montgomery; il tutto filtrato alla luce della contemporaneità, con riferimenti al sound di chitarristi come George Benson.

Il Jazz è uno dei tanti generi musicali che spesso si usa definire “di nicchia”. A questo proposito, è bene sottolineare l’abilità di Mingo durante i suoi live, di sdoganare il termine “jazz”, e tutto il mondo che contiene, riuscendo a far breccia anche in un pubblico più ampio.

Music Art, vico Santa Maria Della Neve 65 – Napoli
Per info e prenotazioni: 338.5669770 – http://www.musicartnapoli.it/concerti.html

Elenco dei brani che saranno eseguiti dal C.D Swinging (Universal Music Emarcy Jazz):
1) My Bop – Nicola Mingo
2) New Song – Nicola Mingo
3) The Thumb – Wes Montgomery
4) One For My Mother – Nicola Mingo
5) Black Horse – Nicola Mingo
6) Moody’s Mood – James Moody
7) Ready and Able – Jimmy Smith
8) Road Song – Wes Montgomery
9) So What – Miles Davis
10) Billie’s bounce – Charlie Parker
11) Cherokee – Ray Noble

Nicola Mingo
Chitarrista, compositore e arrangiatore nato a Napoli nel 1963, Nicola Mingo è uno dei maggiori esponenti europei della chitarra modern mainstream jazz. Diplomato al Conservatorio S. Pietro a Maiella nel 1985, si perfeziona attraverso stage e seminari con i più importanti esponenti della chitarra jazz (Joe Pass, Jim Hall, Joe Diorio), suonando anche con Bill Pierce, Terence Blanchard, Cedar Walton, Billy Higgins e Paul Jeffrey. Inizia la sua attività discografica in qualità di leader e produce nel 1994 “Walking” (Pentaflowers), con Flavio Boltro, Dario Deidda, Amedeo Ariano, Valerio Silvestro, presentandolo all’Umbria Jazz Festival ’94. Nel 1996 produce il suo secondo album da solista: “Modern age” (Pentaflowers), inciso con il Nicola Mingo Quartet, presentandolo al Festival Jazz di Iseo. L’anno successivo è inserito nell’album “Blues for Bud” (CDpM Lion), che raccoglie il meglio del panorama jazz italiano.

Nel 2001 per la Red Records pubblica “Talkin’ jazz”, un omaggio ai musicisti che hanno reso grande la storia del jazz, ponendo l’accento sul lavoro dei chitarristi. Nel 2004 esce il suo quarto lavoro “Guitar Power” edito da (Philology), tributo a Wes Montgomery. Nel giugno 2007 pubblica “Parker’s Dream” (Rai Trade). Nello stesso anno Mingo collabora in un progetto didattico, il dvd “Suonare nello stile di Wes Montgomery”. Nel 2009 il suo brano “Blues for Grant Green” è inserito nella compilation “Guitares Jazz”, edita dalla casa discografica francese Wagram Music. Con “We remember Clifford” (2011) giunge alla sua sesta esperienza discografica in qualità di leader, la prima su etichetta EmArcy, la stessa su cui Clifford Brown ha inciso più di mezzo secolo fa una storica serie di capolavori. Il 13 maggio 2014 esce “Swinging” (Universal Music), presente su Spotify e sulle maggiori piattaforme streaming.

Tra le principali collaborazioni di Nicola Mingo vanno menzionate quelle con Antonio Faraò, Flavio Boltro, Giorgio Rosciglione, Gegè Munari, Amedeo Ariano, Luca Bulgarelli, Dario Deidda, Joseph Lepore, Fabio Morgera, Nico Menci, Bobby Durham, John Arnold, Pietro Iodice, Salvatore Tranchini, Stefano Sabatini, Paolo Fresu, Gianni Cazzola, Emanuele Cisi, Massimo Urbani, Paul Jeffrey, Terence Blanchard, Billy Higgins, Danilo Perez e Cedar Walton.

Andrea Rea
Andrea Rea nasce a Pomigliano D’Arco (NA) nel 1983 e intraprende lo studio del piano sin da piccolo. Durante il suo percorso studia e collabora con musicisti come Dado Moroni. Kenny Barron, George Cables, Barry Harris, Maurizio Giammarco, Alessandro Gwis, Julian Oliver Mazzariello, Kevin Hays e Phil Markovitz. E’ il pianista dell’O.N.J. (Orchestra Jazz Napoletano) diretta dal Maestro Mario Raja. Nel 2010 realizza “White Room”, album autoprodotto con Daniele Sorrentino e Gino Del Prete. Nel 2014 realizza il suo secondo disco “Arioso” per l’etichetta italiana Abeat Records con Daniele Sorrentino, Stefano Costanzo e la partecipazione straordinaria di Stefano Di Battista. Nel 2016 partecipa a diverse registrazioni tra le quali “Conversation” in duo con il chitarrista partenopeo Mino Lanzieri e alla realizzazione del disco “Italian Standards” di Stefano di Battista, per la collana Jazz Italiano 2016 per L’Espresso-Repubblica. Attualmente suona nel quartetto stabile di Stefano di Battista. Ha collaborato al fianco di numerosi musicisti tra cui: Nicki Nicolai, Alfonso Deidda. Jerry Popolo, Daniele Scannapieco, Daniele Sorrentino, Maria Pia de Vito, Dario Deidda, Roberto Gatto, Ray Mantilla, Shawn Monteiro, Joe Lovano, Jerry Weldon. Gege Telesforo, Richard Galliano, Dee Dee Bridgewater, Archie Scheep, Alex Britti.

Daniele Sorrentino
Daniele Sorrentino, nato a Napoli il 23/11/1980, è figlio e nipote d’arte (suo padre pianista, il nonno mandolinista). Da quando ha quattro anni inizia a studiare violino e prosegue fino ai 19 anni, ma col crescere si appassiona al contrabbasso e basso elettrico, iniziando un nuovo percorso musicale e affiancando anche lo studio del pianoforte. Partecipa e vince vari premi tra questi il più importante quello di Tuscia in Jazz dove vince come miglior gruppo e miglior contrabbassista il premio “Jimmy Woode”. Ha suonato e collaborato, tra gli altri, con: Fabrizio Bosso, Alex Britti, Max Gazze’, Niky Nicolai, Gegè Telesforo, Enrico Ruggeri, Jerry Bergonzi, Sylvan Luc, Paco Sery, Tullio De Piscopo, Enrico Rava, Stefano Di Battista, Rosario Giuliani, Rocco Zifarelli, Roberto Gatto, Dado Moroni, Antonio Faraò ,Maurizio Giammarco, Ray Mantilla, Rita Marcotulli, Pierre Francois Dufour, Adrienne West, Tony Esposito, Jerry Popolo, Andrea Rea, Julian Oliver Mazzariello. Dal 2011 fa parte del quartetto stabile di Stefano Di Battista.

Elio Coppola
Elio Coppola si avvicina alla batteria all’età di 12 anni, studiando con maestri del calibro di Ron Savane, Byron Landham, Jimmy Cobb e Bobby Durham, suo mentore. Nel 2003 e nel 2004 sarà vincitore del premio come miglior talento e come miglior gruppo (cat.Emergenti) conferito durante la manifestazione internazionale Baronissi Jazz. Sempre nel 2004, grazie a una borsa di studio, frequenterà le clinics della Berklee a Umbria Jazz, ricevendo un’altra borsa di studio per prendere parte al “full program” previsto dalla Berklee music University presso Boston (MA).

Con il suo trio, Mr. Illogic, vince nel 2006 e 2007 l’edizione del premio Jimmy Woode; vincitore anche del Concorso Internazionale per nuovi talenti del jazz “Chicco Bettinardi ‘07”, durante il Piacenza Jazz Fest. Intraprende una discreta attività concertistica che lo porterà a collaborare con artisti del calibro di Benny Golson, Joey De Francesco, Gorge Cables, Massimo Faraò. Da poco ha pubblicato il suo primo disco dal titolo “Infinity”, in trio con un giovane pianista emergente americano Emmet Cohen e con il bassista lucano Giuseppe Venezia.

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