Siamo pervase dalla nostalgia per l’antica natura selvaggia.
Pochi sono gli antidoti autorizzati a questo struggimento.
Ci hanno insegnato a vergognarci di un simile desiderio. Ci siamo lasciate crescere i capelli e li abbiamo usati per nascondere i sentimenti.
Ma l’ombra della Donna Selvaggia ancora si appiatta dentro di noi, nei nostri giorni, nelle nostre notti. Ovunque e sempre, l’ombra che ci trotterella dietro va indubbiamente a quattro zampe.
Clarissa Pinkola Estes tratto da ‘Donne che corrono coi lupi’
C’è un silenzio che ottunde i pensieri, in questa notte di luna calante, mentre i sogni iniziano il cammino verso mete lontane. Mi lascio trasportare, impavida, e ascolto. Dapprima il ritmo del respiro, che, unito al cuore, sembra danzare al suono di un tamburo sciamanico.
In questa notte di chiaroscuro, la mia anima si fonde con l’incanto e il mistero della quiete notturna. Gli inganni del giorno, assopiti nel silenzio, tacciono e si fermano i pensieri.
Sola, ascolto, e ritrovo ciò che sono.
Spesso a me stessa straniera, dimenticata, usata e abusata da maschere, che come satiri mi girano intorno, tessendomi una rete di ragno, imbrigliandomi i pensieri.
In questa notte di echi lontani, ascolto un suono primordiale, un rito iniziatico, tra Cielo e Terra, e, lì sospesa, ritrovo la mia essenza. Di polvere di Stelle e di vibrato Divino è tessuta la mia pelle. Di antiche ere l’anima mia ricorda i fuochi nei templi greci, Iside in cerca di Osiride e vaghi viaggi eterei che l’anima nasconde.
Donna, Santa, Strega, Vestale, come Giovanna D’Arco, arsa eretica..
L’anima mia trasmuta, trascendo ciò che fui da ciò che sono e in questo viaggio concepisco il senso del tutto, di un ordine primordiale, dell’esistenza del nulla nel tutto.
Io, donna, madre, figlia, amante, io matrona e padrona del sacro fuoco. Risveglio ciò che era assopito, ferma, immobile, trattengo il pensiero e di nascosto tesso la tela, di rami intrecciati.
I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso e grande devozione.
Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza.
Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell’arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate.
Clarissa Pinkola Estes tratto da ‘Donne che corrono coi lupi’
Ho graffiato il mio cuore, io, Anahita, madre di Mithra, fecondato dal dio Ariman. Devaki, madre di Krisna. Maya madre di Buddha. Maria madre di Jesus. Io, Donna, divinità, sciamana, strega, partorisco me stessa, nel silenzio ascolto le mie vite passare…
Io rimango, Eterna, figlia di me stessa.
Autore Maria Filomena Cirillo
Maria Filomena Cirillo, nata a San Paolo del Brasile, vive in provincia di Napoli, dopo aver abitato per anni sul lago di Como. Il suo cammino spirituale è caratterizzato dalla ricerca continua dell'essenza di ciò che si è, attraverso lo studio della filosofia vedantica, le discipline orientali di meditazione e l'incontro con i Maestri che hanno "iniziato" il suo percorso. Tra Materia e Spirito. Giornalista pubblicista, laureata in Scienze Olistiche, Master Reiki, Consulente PNF, tecniche meditative e studi di discipline orientali. Conduttrice di training autogeno e studi di autostima e ricerca interiore. Aromaterapista ed esperta di massaggio aromaterapico.