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Nel 2020 in Campania i RAEE crescono ma non abbastanza



Secondo i dati dell’ultimo Rapporto Annuale del Centro di Coordinamento RAEE, nella Regione la raccolta è cresciuta del 7,8% per un totale di 20.269 tonnellate

Riceviamo e pubblichiamo.

In Campania nel 2020 sono state avviate a corretto smaltimento 20.269 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, RAEE.

Lo evidenzia il Rapporto Annuale 2020 del Centro di Coordinamento RAEE, l’istituzione che sintetizza i risultati conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione per la gestione dei rifiuti tecnologici in Italia.

Il risultato è migliorativo rispetto al 2019 grazie a un incremento del 7,8% che mantiene la Campania all’ottavo posto a livello nazionale per volumi complessivi, ma che risulta tra i più contenuti tra le regioni del Sud Italia, area geografica in cui Napoli e le altre province non rappresentano più il maggior produttore di RAEE.

Si incrementa la raccolta di freddo e clima, R1, che raggiunge le 8.936 tonnellate, +5,4%, così come quella dei grandi bianchi,R2, che si attesta a 3.089 tonnellate, +14,2%.

Cresce anche la raccolta degli apparecchi con schermi, R3, che raggiunge le 5.094 tonnellate, +7,5%, e quella dei piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo, R4, che, grazie a un +9,6%, si attesta a 3.035 tonnellate.

I trend positivi risultano però decisamente inferiori a quanto realizzato dalla gran parte delle altre regioni del Sud Italia. In contrazione, similarmente a quanto succede nel resto del Paese, la raccolta delle sorgenti luminose, R5, che a causa di un -6,6% scende a 114,2 tonnellate.

Migliora, ma non abbastanza, la raccolta pro capite che raggiunge i 3,51 kg per abitante, +8,4%, valore ancora molto lontano dalla media nazionale, 6,14 kg/ab, e fanalino di coda nel Paese.

Quasi l’84% dei volumi campani proviene dai centri di raccolta comunali, il restante 16% ha origine dai luoghi di raggruppamento della distribuzione, LdR, anche se i dati delle singole province presentano situazioni tra loro molto diverse.

Raccolta per province
La provincia di Napoli contribuisce alla raccolta complessiva campana con 7.768 tonnellate, in crescita del 16,4% rispetto al 2019, sostenuta da un incremento importante e trasversale in tutti i raggruppamenti, unico caso in Regione.

Secondo posto per Caserta che raccoglie 6.044 tonnellate, in calo però del 3,8%, a causa di una contrazione dei volumi in tre dei cinque raggruppamenti e con percentuali particolarmente importanti per R3, -13%, e R5, -15%. Terzo posto con 3.929 tonnellate per la provincia di Salerno che con un +18,8% registra l’incremento più consistente sul territorio regionale.

Seguono a maggiore distanza le province di Avellino con 1.588 tonnellate, +6,5%, di cui meno di due derivanti da R5, tra i valori più bassi di tutta Italia. Ultimo posto per la provincia di Benevento con 939 tonnellate, la cui raccolta registra anche la contrazione più elevata a livello regionale, -10,7%.

La provincia di Benevento è anche l’unica a non avere alcun luogo di raccolta della distribuzione sul proprio territorio mentre in quelle di Avellino e Caserta circa il 25% della raccolta provinciale proviene proprio dagli LdR, che contribuiscono per un quantitativo nettamente superiore al dato medio italiano, pari al 18%.

Come a Benevento, anche nella provincia di Salerno il contributo dominante, oltre il 97% della raccolta, è fornito dai centri di raccolta comunali.

In termini di raccolta pro capite, si segnala la sola eccezione positiva di Caserta, che con 6,65 kg/ab si mantiene sopra la media nazionale, 6,14 kg/ab, nonostante un calo della performance del 2,33%.

Tutte le restanti province campane sono lontane dalla media pro capite anche dell’area di appartenenza, 4,70 kg/ab, collocandosi nelle ultime posizioni del ranking nazionale: 3,70 kg/ab, +3,9%, per la provincia di Avellino, 3,59 kg/ab, +19,3%, per Salerno e 3,31 kg/ab, -12,8%, per Benevento. Ancora peggiore è la performance di Napoli che non raggiunge la soglia dei tre kg per abitante, 2,54 kg/ab, nonostante un significativo incremento del 17,5%.

Commenta Fabrizio Longoni, Direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE:

I dati della regione Campania non possono che preoccupare tutti gli amministratori locali, siano essi di espressione comunale, provinciale o regionale. Territori dove la raccolta scende anche a fronte di un incremento regionale o nazionale richiedono un’analisi che intervenga sulle cause che hanno sicuramente una matrice concatenata: mancanza di infrastrutture e scarsa attività dei soggetti deputati alla raccolta, distribuzione inclusa, e comunicazione di buone pratiche ambientali ai cittadini e consumatori.

La conseguenza di tutto ciò è il prevalere di comportamenti che fanno “sparire” interi raggruppamenti come R2 che sul territorio regionale supera di poco il 15% a fronte di un’incidenza di oltre il 34% a livello nazionale, con la conseguenza di alimentare traffici illegali a discapito dell’ambiente.

Questa dinamica purtroppo vale anche per gli altri raggruppamenti le cui raccolte pro capite in alcuni casi sono le più basse a livello nazionale. In questa situazione, non deve trarre in inganno il risultato della provincia di Caserta, oltre 6,6 kg/ab, la cui raccolta è concentrata in cinque Comuni che, pur rappresentando meno del 4% della popolazione, raccolgono l’82% dei flussi regionali, lasciando quini aperto l’interrogativo sulla destinazione dei RAEE originati dagli altri Comuni.

Piattaforma raeeitalia.it
Per chi fosse interessato ad approfondire ulteriormente questi dati, può avvalersi di raeeitalia.it, il sito che raccoglie i dati sui RAEE gestiti in Italia, dal 2018 ad oggi, messo a disposizione di tutti gli interessati dal Centro di Coordinamento RAEE. La sezione ‘Rapporti annuali’ fotografa il sistema RAEE anno per anno, offrendo, nelle pagine interne, diversi dettagli e livelli di approfondimento, dal dato nazionale fino a quelli dei singoli Comuni.

Per monitorare l’andamento dell’anno in corso è stata creata una sezione dedicata con dati aggiornati mese per mese. Tutti i dati sono disponibili per il download.

 

 

 

 

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