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Nel 2019 50 appuntamenti per conoscere da vicino Leonardo in Toscana

Leonardo in Toscana


Leonardo raccontato con mostre, spettacoli, convegni ed eventi

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Leonardo pittore e scultore. Leonardo ingegnere, scienziato e architetto. Leonardo geologo e botanico. Leonardo ancora studioso, con i suoi Codici. Leonardo patrimonio sicuramente dell’umanità, ma toscano.

Leonardo è un genio che tutti conoscono, a volte tirato un po’ per la giacchetta di qua e di là.

La Regione nel 2019, a cinquecento anni dalla morte, ha deciso di raccontarlo con mostre, spettacoli, convegni ed eventi: oltre cinquanta appuntamenti in più territori e luoghi della Toscana, provando a liberarlo dai luoghi comuni e della retorica che ne accompagna tuttora la figura, andando direttamente alle fonti.

Un’operazione anzitutto culturale e scientifica, con assegni di ricerca ispirati ad esempio a Leonardo, ma anche di promozione turistica.

Dopo cinquecento anni la curiosità ed attenzione su Leonardo è ancora tanta e l’obiettivo è rilanciarla in chiave contemporanea: per farne occasioni di cultura e di ricerca, per stimolare anche la creatività dei giovani.

Il programma messo a punto dalla Regione ricomprende sia le iniziative direttamente sostenute sia quelle proposte dai singoli Comuni e promosse, a febbraio, anche alla BIT di Milano, la Borsa Internazionale del Turismo.

È un viaggio alle radici del genio del Rinascimento e un invito a riscoprire musei, opere ed architetture.

La promozione del calendario ha visto, inoltre, una stretta collaborazione fra Regione Toscana e Regione francese Centre-Val de Loire, con cui è stato stipulato un accordo per promuovere la ricchezza culturale e la creatività dei rispettivi territori.

Leonardo è nato in Toscana, ma è morto ad Amboise, nella Loira.

Stabilire un ponte al di qua e al di là delle Alpi era essenziale. Ma più che un punto di approdo l’intesa vuole essere una partenza.

Dalla collaborazione avviata la Regione si aspetta, infatti, negli anni a venire, obiettivi ancora più ambiziosi e strutturati.

Ognuno potrà disegnarsi il viaggio che preferisce.

Vinci, la pescaia del Mulino della Doccia e la valle dei mulini, San Pantaleo (OT) o Collegonzi (FI) con i suoi fossili, la Val di Nievole (PT) e Anghiari (AR) sono alcune delle possibili destinazioni, luoghi spesso lontani dai grandi itinerari, ma dove è ancora possibile camminare in paesaggi che Leonardo ammirò nei suoi anni toscani.

E poi c’è, ad esempio, il lago di San Lorenzo ad Armiano, progettato da Leonardo per Ser Piero.

In Toscana in questo anno speciale che è il 2019 chi verrà, ma anche i toscani che ci abitano, potranno approfittarne per ammirare documenti unici, come il primo disegno attribuito a Leonardo e datato 1473.

Sarà l’occasione per ammirare la grandiosa mostra a Palazzo Strozzi sul fondamentale legame di Leonardo con Firenze e con la bottega ad esempio del Verrocchio, fucina di artista del calibro di Botticelli, Perugino o il Ghirlandaio.

Sarà l’occasione per riscoprire un Leonardo vero, liberato da quell’immaginario che attorno a lui nei secoli si è costruito.

A Leonardo a maggio saranno dedicati anche gli eventi e le presentazioni di libri nello stand della Regione Toscana al Salone del Libro di Torino.

Intanto il 2 maggio si inaugura nei due musei di Vinci la mostra ‘Leonardo vive’ con opera e documenti mai esposti prima.

Tra le varie articolazioni è prevista, nel Museo Ideale che si presenterà rinnovato e riallestito, anche un’esposizione dedicata ai rapporti di Leonardo con il territorio e l’agricoltura attraverso i suoi molteplici studi.

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