Il 16 dicembre a Napoli
Riceviamo e pubblichiamo.
NarteA in collaborazione con il Complesso Museale di Santa Chiara, in apertura straordinaria, sabato 16 dicembre, nell’ambito della ‘Notte bianca dell’Arte’ a Napoli, presenta ‘Napulitanata ovvero ti racconto Salvatore Di Giacomo’.
Lo spettacolo musicale, che vuole rievocare una delle voci più significative della cultura partenopea, responsabile della valorizzazione della lingua napoletana, va in scena nella Sala Maria Cristina del Complesso Museale di Santa Chiara alle ore 20:30.
I testi e la regia sono di Febo Quercia, mentre l’interpretazione è affidata a Marianita Carfora, Marco D’Acunzo, chitarra, Serena Pisa e Peppe Romano.
Il costo del ticket per accedere al complesso Museale di Santa Chiara è di €4,50, ingresso allo spettacolo fino a esaurimento posti.
‘Napulitanata ovvero ti racconto Salvatore Di Giacomo’ è un viaggio nella vita del poeta napoletano, che amava raccogliere i propri pensieri, le proprie idee e la propria ispirazione poetica passeggiando nel Chiostro Maiolicato del Monastero di Santa Chiara.
NarteA, in occasione della ‘Notte bianca dell’Arte’ a Napoli, evento organizzato dalla 2^ Municipalità e intitolato ‘Notte d’Arte 2017 – Racconti, favole e leggende’, riprende il format per rievocare la figura del poeta, saggista e drammaturgo Salvatore Di Giacomo, che, insieme a Ernesto Murolo, Libero Bovio e a E. A. Mario, è stato un artefice della cosiddetta epoca d’oro della canzone napoletana.
In pieno periodo natalizio, la ‘Notte Bianca dell’Arte’ a Napoli vuole promuovere la zona centrale della città, NarteA attraverso le sue opere, gli aneddoti, ma anche le sue poesie e canzoni, dipingerà la Napoli di fine secolo, presentandola al pubblico tratteggiandone i contorni come amava fare Di Giacomo nei suoi scritti, andando oltre l’oleografia e il bozzettismo, e restituendone un’immagine pregna di luce e significato.
La città di Napoli non è fatta solo di strade, di vicoli e palazzi, di chiese e monumenti, ma anche di note, poesie e colori, che ne scandiscono la vita quotidiana e che costituiscono l’anima poetica di una città donna, sirena, incanto.
Nel 1860 nacque colui che seppe descrivere tutte le emozioni che la città ispira: Marzo, Nannì, Marechiaro, Pianefforte ‘e notte e ancora Carcioffolà, Dimane t’ ‘o ddico, Salvatore Di Giacomo mise in note Napoli, regalando alla sua città un intramontabile patrimonio di emozioni.
Passeggiando per le piazze, attraversandone i vicoli o visitando un palazzo del capoluogo partenopeo, non è raro che si venga allietati da un motivetto o da una melodia antica, quasi nascosta tra le pietre della città, ma spesso si è all’oscuro di chi abbia realmente composto quelle musiche capaci di attraversare il tempo.