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Napoli, Trapanese su affidamento minore allontanatosi da casa famiglia

Luca Trapanese


La dichiarazione dell’Assessore al Welfare

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Napoli.

Il Comune, quale ente deputato alla tutela dei minori, deve attenersi al rispetto delle norme vigenti a tutela, innanzitutto, della riservatezza loro e delle rispettive famiglie.

Sulla vicenda resa pubblica da diversi anni ed in particolare nei giorni scorsi, relativa ad un minore che si era allontanato da una casa famiglia ed è stato riaffidato alla Pubblica Tutela, è opportuno discuterne esclusivamente tra i soggetti coinvolti.

I procedimenti relativi ai minori possono sempre essere rivisti e, contro il dispositivo di un’Autorità Giudiziaria eventualmente ritenuto sovradimensionato o incongruo, è possibile proporre reclamo o fare appello, a seconda della fase processuale in cui ci si trova.

La legge ha inoltre istituito figure di garanzia preposte alla tutela degli interessi dei minori, sia nel procedimento che nell’esercizio delle funzioni tutorie.

Sono del tutto sereno rispetto all’operato dei nostri professionisti coinvolti ed esistono atti in possesso dell’Autorità Giudiziaria che raccontano i dettagli di una vicenda complessa e di tutti gli interventi effettuati, le risorse profuse ed i tentativi esperiti per condurre la vicenda alla migliore soluzione.

Il Comune di Napoli ed i Servizi Sociali non si sono mai sottratti ai loro compiti istituzionali e ad un’interlocuzione nella cornice della legalità e a reale tutela dell’interesse del minore.

Esprimo pertanto piena solidarietà e vicinanza dell’Amministrazione al nostro Servizio Sociale, sicuro che abbia agito nel pieno rispetto non solo della Legge, ma anche dei principi deontologici e professionali.

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