Nella classifica delle top 20 pubblicata su Travel, inserto web dedicato ai viaggi, il prestigioso quotidiano britannico mette al primo posto la bellezza e la creatività della fermata Toledo , ad opera dell’architetto catalano Óscar Tusquets Blanca battendo così la famosa fermata Komsomolskaya di Mosca con i suoi ricchi mosaici e quella di Stoccolma che ha per tema la natura. Ha conquistato, inoltre, il titolo di stazione più affascinante persino della «Tube» londinese, dell’Arts et Métiers di Parigi e della caratteristica Westfriedhof di Monaco. Al 16esimo posto della classifica si posiziona anche la stazione Materdei inaugurata nel 2003 su progetto di Atelier Mendini con i suoi vetri colorati e i mosaici firmati dagli artisti Sandro Chia e Luigi Ontani. Altro punto a favore della viabilità napoletana è la recente apertura della stazione Garibaldi inaugurata il 2 dicembre , a firma del celebre architetto francese Dominique Perrault che si sta occupando contemporaneamente della ristrutturazione del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo e della Biblioteca François Mitterrand di Parigi.“ La stazione Garibaldi è un importante nodo di interscambio con la linea 2, la circumvesuviana e la Stazione Napoli centrale e la sua apertura rappresenta un concreto passo verso il completamento della Linea circolare, imponente progetto che prevede un collegamento diretto tra Garibaldi – Centro Direzionale e Aeroporto di Capodichino.
Toledo, così come la stessa Garibaldi, fanno parte del progetto Le Stazioni dell’Arte promosso dall’amministrazione comunale napoletana per rendere i luoghi di transito dei veri e propri incontri con l’arte contemporanea. Gli spazi interni ed esterni delle stazioni hanno accolto, con il coordinamento artistico di Achille Bonito Oliva, oltre 180 opere di 90 tra i più prestigiosi autori contemporanei, dando vita ad un museo decentrato ossia un percorso espositivo aperto che, al contrario dei classici musei, non concentra le opere d’arte tutte nello stesso punto.
Bella ma di certo non risolutiva l’iniziativa dell’associazione Gridas di abbellire la stazione con le opere del suo fondatore Felice Pignataro. L’idea, fortemente voluta dalla vedova dell’artista, Mariella Pignataro e approvata con soddisfazione dal sindaco Luigi De Magistris ha trovato un largo consenso soprattutto tra la gente del quartiere che ricorda con affetto l’impegno profuso di questo grande uomo in avvenimenti politici di rilevanza locale e nazionale, avvenuti tra il 1983 e il 2004.
La scarsa funzionalità della stazione purtroppo mette ancora in seria difficoltà i migliaia di fruitori che ogni giorno hanno bisogno di spostarsi da un capo all’ altro della città passando tra le insidie di un posto che tende la mano per riemergere dall’abisso di fatiscenza e degrado in cui si trova ma nessuno sembra realmente intenzionato ad afferrarla per dare un reale aiuto.