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Napoli tra arte, cultura e degrado



 

Napoli e la sua viabilità non sempre eccellente, si è piazzata al primo posto nella classifica del Daily Telegraph con la nuova stazione Toledo della metropolitana linea 1, la cui seconda uscita è stata inaugurata il 19 settembre 2013.

Nella classifica delle top 20 pubblicata su Travel, inserto web dedicato ai viaggi, il prestigioso quotidiano britannico mette al primo posto  la bellezza e la creatività della fermata Toledo , ad opera dell’architetto catalano Óscar Tusquets Blanca battendo così la famosa fermata Komsomolskaya di Mosca con i suoi ricchi mosaici e quella di Stoccolma che ha per tema la natura. Ha conquistato, inoltre, il titolo di stazione più affascinante persino della «Tube» londinese, dell’Arts et Métiers di Parigi e della caratteristica Westfriedhof di Monaco.  Al 16esimo posto della classifica si posiziona anche la stazione Materdei inaugurata nel 2003 su progetto di Atelier Mendini con i suoi vetri colorati e i mosaici firmati dagli artisti Sandro Chia e Luigi Ontani.  Altro punto a favore della viabilità napoletana è la recente apertura della stazione Garibaldi inaugurata il 2 dicembre , a firma del celebre architetto francese Dominique Perrault che si sta occupando contemporaneamente della ristrutturazione del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo e della Biblioteca François Mitterrand di Parigi.“ La stazione  Garibaldi è un importante nodo di interscambio con la linea 2, la circumvesuviana e la Stazione Napoli centrale e la sua apertura rappresenta un concreto passo verso il completamento della Linea circolare, imponente progetto che prevede un collegamento diretto tra Garibaldi – Centro Direzionale e Aeroporto di Capodichino.

Toledo, così come la stessa Garibaldi, fanno parte del progetto Le Stazioni dell’Arte  promosso dall’amministrazione comunale napoletana  per rendere i luoghi di transito  dei veri e propri incontri con l’arte contemporanea. Gli spazi interni ed esterni delle stazioni hanno accolto, con il coordinamento artistico di Achille Bonito Oliva, oltre 180 opere di 90 tra i più prestigiosi autori contemporanei, dando vita ad un  museo decentrato  ossia un percorso espositivo aperto che, al contrario dei classici musei, non concentra le opere d’arte tutte nello stesso punto.

Onore al merito quindi. Ma non bisogna dimenticare che mentre il centro storico della città vive exploit di arte e cultura, la periferia attende ancora una riqualificazione vera e propria. È il caso, ad esempio, della stazione Piscinola – Scampia, da anni trascurata anche per della semplice manutenzione ordinaria. Anch’essa importante nodo di interscambio con la linea Napoli-Aversa della ferrovia Metrocampania Nordest, Piscinola  è in pieno abbandono ormai da tempo. Impossibile entrare in stazione senza correre il rischio di farsi male. Nel parcheggio delle auto decine di siringhe sporche di sangue lasciate (soprattutto nelle ore serali) dai tossicodipendenti, cumuli di rifiuti a cielo aperto, bottiglie di vetro in mille pezzi. Un parcheggio che, quando piove, puntualmente si allaga nel passaggio che conduce alle scale di accesso alla stazione. E così i passeggeri sono costretti a camminare su dei pezzi di legno posizionati a terra da qualche volenteroso. Gli ascensori sono quasi sempre guasti nonostante i cartelli indichino malfunzionamenti momentanei. Bisogna, perciò, accedere per le scale ma ciò è impossibile se si hanno bambini piccoli da portare in un passeggino o se si è invalidi e costretti su una sedia a rotelle. Una delle scale mobili per arrivare ai binari è ferma 24 ore su 24. Al parcheggio si accede pagando 1,10 euro ma la macchinetta che rilascia i biglietti (e che accetta solo le monete) non dà il resto..

Bella ma di certo non risolutiva l’iniziativa dell’associazione Gridas di abbellire la stazione con le opere del suo fondatore Felice Pignataro. L’idea, fortemente voluta dalla vedova dell’artista, Mariella Pignataro e approvata con soddisfazione dal sindaco Luigi De Magistris ha trovato un largo consenso soprattutto tra la gente del quartiere che ricorda con affetto  l’impegno profuso di questo grande uomo in avvenimenti politici di rilevanza locale e nazionale, avvenuti tra il 1983 e il 2004.

La scarsa funzionalità della stazione purtroppo mette ancora in seria difficoltà i migliaia di fruitori che ogni giorno hanno bisogno di spostarsi da un capo all’ altro della città passando tra le insidie di un posto che tende la mano per riemergere dall’abisso di fatiscenza e degrado in cui si trova ma nessuno sembra realmente intenzionato ad afferrarla per dare un reale aiuto.

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