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Napoli sceglie il funerale green: 1 urna su 3 in sabbia biodegradabile

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Urna in sabbia


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40 famiglie hanno scelto questa soluzione per i loro cari

Riceviamo e pubblichiamo.

Un napoletano su tre ha scelto, per dare l’ultimo saluto ai propri cari, l’urna in sabbia che permette di disperdere le ceneri dei propri cari in mare. Questo recitano i dati raccolti da Gennaro Tammaro, tra i maggiori impresari funebri napoletani, che lo scorso febbraio ha per primo importato e pubblicizzato questo prodotto ecosostenibile e a impatto zero sull’ambiente.

Spiega Tammaro:

Da febbraio ad oggi abbiamo venduto 40 urne di sabbia in un territorio naturalmente restio ad abbandonare i canoni del funerale classico.

Si tratta quasi di un’urna su tre, più per la precisione 3 su 10.

Questa è la dimostrazione che davanti alla possibilità di compiere un piccolo grande gesto di responsabilità nei confronti del pianeta, i napoletani rispondono.
Basta solo dargliene l’opportunità.

‘Orme di Sabbia’, al 100% biodegradabile e idrosolubile, è realizzata in modo tale da resistere all’acqua il tempo necessario per l’estremo saluto al proprio caro, ma può essere anche sotterrata o tenuta in casa.

All’aspetto è un’anfora di sabbia con delle piccole orme impresse sulla superficie. Ma non ha impatto sull’ambiente.

Gennaro Tammaro, dell’omonima ditta di onoranze funebri, da sempre mostra particolare attenzione per l’ecosostenibilità e le tematiche green, si ricordi l’urna che, piantata, diventava un albero.

Ed è stato tra i primi a segnalare l’incidenza sull’ambiente di alcune pratiche dannose per l’ecosistema.

Spiega l’imprenditore:

Quello dei funerali green è un tema non più procrastinabile. Si guardi fuori dai confini italiani.

Negli Stati Uniti la cremazione è bio: anziché usare i metodi tradizionali, che producono quintali di anidride carbonica, stanno lavorando sull’idrolisi alcalina che riduce le emissioni del 90%.

In Canada stanno prendendo sempre più piede le bare di cartone.

In Gran Bretagna ora è in voga il bambù, che a differenza delle casse in legno, non contiene vernici e colle che rimangono nei nostri terreni inquinandoli alle radici.

In Cina il consumo di suolo è ormai un problema talmente sentito che l’inumazione ecologica è promossa dal Governo.

In Italia, invece, siamo all’anno zero: è bene che gli impresari funebri inizino a essere il baluardo verso la diffusione di queste best-practice.

È il Pianeta che ce lo chiede.

Urna in sabbia