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Napoli: sanzionate 3 autofficine, denunciato titolare abuso edilizio

Porta Capuana Napoli


Polizia Municipale costantemente impegnata in attività di controllo del territorio

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Napoli.

Proseguono le azioni di controllo del territorio finalizzata a verificare le autorizzazioni delle officine meccaniche e lo smaltimento dei rifiuti da parte della Polizia Municipale di Napoli ad opera degli agenti delle Unità Operativa Vomero di concerto con i colleghi dell’Unità Operativa Tutela Ambientale.
Durante le verifiche, in via Solario, il titolare di una carrozzeria è stato sanzionato per la violazione della Legge 447/95 per la mancanza del nulla osta impatto acustico e per la violazione del Testo Unico dell’Ambiente perché non ottemperava agli obblighi relativi alla compilazione e tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti.

In via Domenico Fontana per il titolare di un’altra carrozzeria è scattata la sanzione amministrativa per la mancanza di nulla osta impatto acustico, il mancato aggiornamento dei registri di carico e scarico dei rifiuti e per la mancanza di autorizzazione sanitaria.

Parimenti per un’autofficina in via Rossini è scattata la sanzione amministrativa del mancato aggiornamento del registro dei rifiuti e la mancanza di autorizzazione sanitaria.
In via Rosaroll la titolare di un bar è stata verbalizzata per la violazione del regolamento comunale delle sale giochi e centri scommesse in quanto non aveva spento le slot all’interno della propria attività durante le ore di divieto.

Per tutte le attività seguiranno le segnalazioni agli uffici competenti per i successivi adempimenti.

Inoltre, a seguito di segnalazione, in via Leonardi Albanese Giuseppe, quartiere San Lorenzo, gli stessi agenti hanno effettuato un’ispezione presso un’attività di somministrazione per eseguire un controllo amministrativo dell’esercizio ed hanno constatato una struttura in alluminio ancorata, da un lato, al suolo pubblico mentre dall’altro, alla facciata del fabbricato mediante bulloni.

Tale struttura non si connota per la temporaneità della sua utilizzazione bensì si qualifica come manufatto atto a migliorare la fruizione di uno spazio esterno sottraendolo alla pubblica utilità. Oltre al danneggiamento per i fori sul suolo, la titolare aveva ricoperto parte del marciapiede con massetto in cemento.

La struttura, di circa 28 mq, è stata sottoposta a sequestro penale ed il titolare deferito all’Autorità Giudiziaria per la mancanza del permesso a costruire e per il danneggiamento di suolo pubblico. A carico del responsabile, marito della titolare dell’attività, risultavano numerosi precedenti penali tra cui rapina, tentato omicidio, associazione a delinquere e resistenza.

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