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Napoli: proposta inaccettabile il Green Pass per accedere nei negozi

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Gennaro Capodanno


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Un colpo ferale per un commercio già in agonia e una manna per l’e-commerce

Riceviamo e pubblichiamo.

Esordisce Gennaro Capodanno, Presidente del Comitato Valori collinari, già Presidente della Circoscrizione Vomero:

La mania dello “sceriffismo” a Napoli sta facendo proseliti. Così oggi leggo di una proposta choc, da parte di un’associazione di commercianti, che vorrebbe imporre il Green Pass per accedere ai negozi.

Insomma, in base a questa proposta, la massaia che la mattina esce a fare la spesa, ogni volta che entra in un negozio di vicinato dovrebbe districarsi tra le buste della spesa per tirare fuori il green pass che poi andrebbe controllato, non si capisce bene da chi, visto che occorrerebbe nominare, per ogni attività, un responsabile che si piazzi dinanzi all’ingresso, dotato della necessaria attrezzatura con relativa applicazione, per effettuare le verifiche del caso.

Per gli esercizi che vendono i beni più richiesti, come prodotti alimentari e medicinali, vale a dire panetterie, salumerie, fruttivendoli ma anche farmacie, in alcune ore di punta, non basterebbe neppure una persona per i controlli, con il rischio di assistere all’apparizione di file di persone sui marciapiedi davanti ai negozi, che rimandano la mente a scene frequenti ai tempi dell’immediato dopoguerra, quando bisognava esibire la tessera annonaria per potere approvvigionarsi di beni di prima necessità.

Una proposta paradossale oltre che inaccettabile in un momento nel quale i contagi a Napoli, seppure in risalita, fanno registrare valori di molto inferiori a quelli dell’anno scorso nello stesso periodo, grazie a una campagna vaccinale che sta dando ottimi risultati e che deve proseguire.

Sono dell’avviso che, per quanto riguardo il commercio al minuto, per evitare il diffondersi dei contagi, bastino le norme già in vigore, che vanno però fatte rispettare sempre e dovunque, curando tra l’altro la manutenzione e l’utilizzo dei dispenser di igienizzanti, facendo rispettare il distanziamento con un numero massimo di persone ammesse all’interno di ciascuno esercizio commerciale e principalmente non consentendo l’accesso a chi non indossa la mascherina.

Un provvedimento che imponesse il Green Pass per entrare nei negozi è assolutamente da scongiurare. Non farebbe altro che aggravare ulteriormente la crisi nella quale si dibattono tanti settori del commercio a posto fisso che, come si regista anche al Vomero, continuano a chiudere per fare spazio solo a esercizi per la somministrazione di cibi e bevande con spazi perlopiù all’aperto.

Ad avvantaggiarsene sarebbe solo il commercio online che già in questi quasi due anni di pandemia ha fatto salti da gigante, con una crescita record in Italia, che nel solo 2021 è arrivata a quota 78%, che la colloca al quarto posto nel mondo, dopo Canada, Olanda e Gran Bretagna.