Dichiarazioni degli Assessori Marmorale e Palmieri
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Napoli.
È stata approvata dalla Giunta Comunale la delibera di proposta al Consiglio, di variazione di bilancio, che renderà possibile, entro la fine dell’anno, bandire un importante progetto di prevenzione alla dispersione scolastica promosso dalla Municipalità 3.
PITER, Percorsi di Inclusione, Innovazione Territoriale ed Empowerment nel Rione Sanità di Napoli, questo il nome del progetto, è stato finanziato dal PON Legalità del Ministero dell’Interno per un importo di 3 milioni di euro e per una durata di tre anni. Beneficiari del progetto saranno circa 400 minori sia italiani che stranieri in condizione conclamata di vulnerabilità socio-economica e relazionale
Ha dichiarato l’Assessore ai Diritti di Cittadinanza Laura Marmorale:
Il programma, di natura sperimentale intende avviare una modalità di intervento, efficace e replicabile, per la presa in carico precoce e globale di bambini e ragazzi a grave rischio di esclusione sociale, criminalità e devianza, prevenendo e/o riparando alla fuoriuscita dal sistema scolastico e formativo e sostenendo, al contempo, le loro famiglie, attraverso una rete stabile e coesa di stakeholder attivi sul territorio – istituzioni, scuole, parrocchie, centri educativi e sportivi, organizzazioni del Terzo Settore e altri soggetti privati del Rione Sanità.
Il territorio d’intervento del progetto è il Rione Sanità, una delle aree più antiche e storicamente importanti della città.
La genesi del progetto, per il quale ha svolto un ruolo fondamentale il Presidente della III municipalità Ivo Poggiani, si fonda sulla volontà di affrontare in maniera innovativa alcune radicate problematiche del territorio, in particolare l’elevato tasso di dispersione scolastica e la diffusa povertà educativa, nonché di creare una rete sociale stabile di contrasto alla criminalità giovanile.
Ha dichiarato l’Assessore alla Scuola Annamaria Palmieri:
L’intervento sarà volto a consolidare buone pratiche di cooperazione tra le istituzioni locali e la comunità educante del territorio, scuole e centri educativi che quotidianamente sono al fianco dei minori più vulnerabili.
