Denunciare il conducente per falsa testimonianza
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Napoli.
Personale della Polizia Municipale Unità Operativa Vomero nel prestare assistenza ai Vigili del Fuoco in Via Mascagni notava un veicolo in sosta marca Chevrolet, con targa tedesca che creava intralcio alle operazioni.
Durante la perlustrazione del veicolo gli agenti notavano sul paraurti del veicolo un sistema antisfondamento ed all’interno del veicolo una targa dalle caratteristiche italiane dotata di un sistema meccanico di rotazione della stessa.
Mediante l’intervento di carro gru, come da prassi, procedevano al prelievo del veicolo al fine di poter proseguire con le successive indagini ed accertamenti. Il conducente, C.E. di anni 40 di nazionalità italiana, giunto sul posto, si qualificava quale appartenente ai servizi segreti americani aggiungendo, altresì, che il veicolo era provvisto di targhe di copertura.
Inoltre, affermava di usare il sistema di rotazione della targa in modo da poter parcheggiare al fine di evitare la verbalizzazione del veicolo. Gli agenti, nell’immediatezza, si interfacciavano con i militari dell’Arma al fine di verificare la veridicità di quanto dichiarato. Il conducente, viste le varie indagini che si stavano effettuando, cercava di darsi alla fuga, e, fermato dopo pochi metri, lo stesso minacciava gli agenti con un peperoncino spray fino alla resa avvenuta dopo pochi minuti.
Da indagini successive e congiunte con personale della Polizia Militare Americana si veniva a conoscenza che il conducente del veicolo non era appartenente alle forze dell’ordine americane ma era coniuge di un ufficiale medico della Marina Militare Americana in servizio presso la base NATO di Gricignano.
La targa, rilasciata ai veicoli della NATO, risultava giusta nella sequenza alfanumerica, ma era falsificata nelle dimensioni mentre la targa tedesca risultava totalmente falsa. Pertanto, si procedeva a denunciare il C.E. per falsa testimonianza e a sequestrare penalmente le targhe, il sistema meccanico di rotazione della targa e lo spray al peperoncino. Il tutto veniva trasmesso all’Autorità Giudiziaria.