Molti lo vorrebbero già lontano da Napoli ma l’esonero per il momento resta pura fantasia. Certo il tecnico spagnolo Rafa Benitez è parso ineditamente nervoso nell’ultima conferenza stampa, ma, più che il fiato di De Laurentiis sul collo, Rafa
È un inizio si stagione che davvero nessuno si aspettava: dopo il deludente mercato estivo i tifosi avevano abbandonato ogni velleità di tricolore; speravano, però, liberi dagli impegni Champions e quindi più concentrati sul campionato, di non staccarsi sin dalle prime partite dal treno scudetto. D’altro canto la squadra, se è vero che non si è rinforzata con l’arrivo del tanto agognato difensore centrale e del mediano di qualità, d’altra parte non si è nemmeno, fatta eccezione per l’addio di Pepe Reina, indebolita. Il disastroso inizio di campionato deve essere imputato soprattutto al grave contraccolpo psicologico sorto per la mancata qualificazione in Champions. Certo l’allenatore non è esente da responsabilità: forse la sua più grande colpa, oltre a scelte tecniche almeno apparentemente scellerate (lo spagnolo avrà però avuto le sue buone ragioni, che spesso sfuggono a noi giornalisti che non conosciamo la condizione di ogni atleta minuto per minuto, per applicare un massiccio turnover), è il suo fanatismo tattico. Riteniamo che con la rosa a disposizione non si possa insistere con il 4-2-3-1: è stato ripetuto fino alla noia che con questo modulo la squadra risulta troppo sbilanciata perché che gli esterni alti non riescono sempre ad aiutare in fase difensiva e la difesa, con un centrocampo poco folto, scopre il fianco anche ad avversari modesti. Noi riteniamo che, pur non avendo centrali del calibro di Agger o Škrtel, il vero problema della difesa sia la mancanza di copertura in mediana, per cui anche l’arrivo di un grande centrale probabilmente non avrebbe del tutto risolto i problemi difensivi: in uno schema offensivo, come quello utilizzato da Benitez, gli interpreti in mediana e in difesa devono essere di altissima qualità. Noi non pensiamo che con il suo fanatismo tattico Benitez voglia lanciare segnali alla società per stimolarla, dopo il mercato estivo poco brillante, ad investire più seriamente a gennaio –in fondo tutti i nuovi acquisti, compresi David Lopez e de Guzman, sono arrivati con il beneplacito dell’allenatore– né intendiamo dare consigli a un tecnico che nel palmares vanta decine di titoli, ma forse un 4-3-3 garantirebbe maggiore equilibrio.
Carmelo Cutolo
Autore Carmelo Cutolo
Carmelo Cutolo, giornalista pubblicista, dottore di ricerca in Filologia classica, docente di lettere nelle scuole di secondo grado, appassionato di poesia, di ciclismo e di calcio.