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Napoli-Mazzarri: cronaca di un amore che non c’è più

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Il ritorno di Mazzarri a Napoli con la sua nuova squadra, l’Inter, è stato il tormentone di tutta la settimana alla vigilia del match contro i nerazzurri e, nemmeno ora, dopo che la sfida si è consumata, l’argomento sembra voler passare in secondo piano. Napoli e Mazzarri, dunque, ma è stato vero amore? Personalmente a me il suo ritorno al “S. Paolo” ha ricordato una mia storia di qualche tempo fa: quattro anni stupendi ma mai rimpianti sin dal primo giorno in cui ci siamo lasciati. Segno che oramai non hai più niente da dare, che il legame si è esaurito, che proseguire sarebbe stato inutile. Ed in effetti, Mazzarri aveva terminato il suo compito in terra partenopea. Ciò che però brucia a molti napoletani è il modo in cui se ne andato. 

Che lui volesse altri stimoli dopo tanto tempo era risaputo ma lui ha continuato per tutto l’anno a dire che non sapeva cosa avrebbe fatto. Ed è questo che il tifo azzurro non gli perdona. Napoli è così, si affeziona  di più a chi onora la maglia che a chi ottiene maggiori risultati. Basti pensare ai post comparsi su internet per De Sanctis e Campagnaro quest’estate mentre il passaggio di mister 100 e passa gol Cavani  al PSG quasi nessuno lo nominava. Di certo anche nel post partita il tecnico toscano non ha fatto nulla per smentirsi. Diciamocela con franchezza, Mazzarri non è un cattivo allenatore ma ha dei limiti palesi. Non ha la mentalità vincente che occorre per una grande squadra ed a Milano, ancora più che a Napoli, rischi di pagarne le conseguenze. Il suo integralismo tattico, la sua logica dei titolarissimi, il suo fare narciso, vanno bene nel calcio di provincia. Il suo gioco molto combattivo ma basato prevalente su intasamento degli spazi e ripartenze veloci, può permettere di compiere imprese come quando salvò la Reggina nonostante i punti di penalizzazione, ma mai di vincere qualcosa. Domenica, poi, il suo ennesimo show: “Abbiamo perso dominando, siamo stati penalizzati da Tagliavento!” Una risposta che non è andata giù nemmeno agli interisti. Ed allora caro Mazzarri detto in parole povere: tu va dicenno ‘ca me vuo lass ed io me ne piglio nata cchiù bella…..