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Napoli, Giunta approva Rendiconto 2015

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Dichiarazione dell’Ass. Palma

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Napoli.

La Giunta Comunale ha approvato la deliberazione di proposta al Consiglio Comunale per il Rendiconto 2015. Il risultato di amministrazione segna, rispetto all’anno precedente, un miglioramento nei conti del Comune di Napoli di circa 19,5 mln/€, un risultato il cui valore positivo va oltre il dato numerico se si considera che oggi la programmazione dell’ente si basa sul sistema di cassa a non più di competenza.

Per avere contezza del risultato raggiunto, va assolutamente evidenziato che le regole precedenti, il saldo recuperato sull’anno precedente si sarebbe attestato a ben € 129.234.011,40, risultato migliore rispetto agli obiettivi fissati per il 2015 dal piano di riequilibrio. Rispetto agli 850 mln/€ di disavanzo, accertati con il consuntivo dell’anno 2011, al netto dei fondi vincolati, rimarrebbe una somma da recuperare di soltanto 81 ml/€.

Tale opera di risanamento, risulta raggiunto solamente in 4 anni, in luogo dei 10 anni offerti dal piano di riequilibrio pluriennale.
Il risultato della gestione di competenza (avanzo) ammonta ad + € 83,37 ml/€, che manifesta come l’ente stia finanziando la spesa ed il rimborso delle rate di mutuo solamente con proprie entrate correnti.

Il Fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE), punto nodale della nuova contabilità armonizzata che converte il vecchio sistema di competenza a sistema di cassa, ammonta per il 2015 ad € 1.410.151.134,91. L’Amministrazione comunale, con tutti i riverberi che la norma ha introdotto, ha optato per il calcolo con il sistema di maggiore cautela per l’Ente, evitando di rinviare oneri sulle gestioni future. Scegliendo, infatti, il metodo “normalizzato ridotto” si sarebbe registrato un miglioramento sul disavanzo di ulteriori € 150 mln/€.
Gli elementi che emergono dall’approvazione del documento contabile consuntivo fanno segnare il raggiungimento di buone performance in termini anche di risultati parziali.

In particolare, si segnalano per le entrate i maggiori accertamenti delle entrate sugli anni precedenti:

  • Anno 2014: € 13.375.470,39;
  • Anno 2015: € 36.563.914,20.

In termini di riduzione delle uscite si rileva:

  • la spesa di personale del 2015, si riduce in termini di impegno di spesa del 14,20%, con una riduzione netta, tra il 2012 e il 2015, di oltre € 60mln, e un risparmio aggregato complessivo (ottenuto sommano tutti i risparmi di spesa che si sono registrati tra il 2013 e il 2015, ponendo a base il 2012), di quasi € 160mln;
  • un miglioramento della spese per servizi (03) e per trasferimenti (05) nettamente superiore a quanto previsto nel piano di riequilibrio (-17 mln/€ di servizi e -3 mln/€ di trasferimenti), nonostante la mole ancora enorme di debiti fuori bilancio, derivanti dall’eredità delle gestioni precedenti, si evince il crollo dei debiti riconosciuti ai sensi della lettera e (in violazione della procedura contabile), che dai € 33 mln/€ del 2013 si attestano a poco più di 3 mln/€ del 2015, segno di una corretta gestione contabile, di un’attenta e puntuale programmazione dei fabbisogni;
  • una forte contrazione dell’indebitamento (ben 100 ml/€), passato dai € 1.524.956.256,11 del 2012 ad € 1.425.719.323,77 del 2015;
  • miglioramento della percentuale di copertura dei servizi a domanda individuale e del risultato contabile aggregato delle società partecipate.

“Il risultato prodotto, anche in termini contabili, dall’Amministrazione de Magistris per l’intero quinquennio trascorso – dichiara l’Assessore Palma – è da considerare assolutamente positivo. L’attenzione ed il rispetto alle politiche di risanamento dei conti sono stati la priorità, sempre però salvaguardando i servizi offerti ed i livelli occupazionali. Tutto questo è oggi confermato nuovamente dai dati del consuntivo 2015”.
“Si tenga presente che il Comune di Napoli – continua l’Assessore – guardando solo il periodo del risanamento, ha subito una riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato per oltre 220 mln/€. Questo dato è accompagnato da scelte governative che mortificano le politiche di efficientamento avviate dagli Enti locali, ai quali è stata richiesta un contributo al risanamento dei conti pubblici, dettato per gli impegni presi in chiave europea, oltre il limite ragionevole, come evidenziato anche dalla Corte dei conti”.