Dopo 28 giornate di campionato i punti di distacco dalla Juventus capolista sono ormai 17. Troppi, se si considerano gli obiettivi prefissati dalla società ad inizio stagione. La squadra di Benitez non è stata mai in corsa per lo scudetto, non ha mai minimamente insidiato la Juventus. Troppi i punti persi contro squadre di fascia medio-bassa, per non parlare della disastrosa sconfitta a Bergamo (3-0).
Qualcuno prima del match contro il Livorno, elencando i 6 risultati positivi consecutivi con soli 3 gol subiti, aveva ipotizzato che gli azzurri avessero finalmente trovato equilibrio tattico. Ma forse, ad una analisi più accurata, non sfugge che i problemi difensivi e tattici del Napoli non sono per nulla superati. È sufficiente esaminare le ultime due sfide di Europa League contro lo Swansea per rendersi conto che, nonostante il passaggio agli ottavi, la difesa si è mostrata troppo spesso facilmente perforabile: solo Rafael e Reina hanno, con prestazioni straordinarie, evitato la sconfitta sia in Galles che al San Paolo.
Come considerare la stagione del Napoli fino a questo punto? Tanti, insieme alla società, continuano a ricordare le splendide prestazioni in Champions League, in un girone di ferro in cui, contro Arsenal e Borussia Dortmund, sono stati raccolti ben 12 punti. Tanti, ma paradossalmente non sufficienti ad approdare agli ottavi. In altre parole il primo obiettivo europeo degli azzurri non è stato raggiunto.
Se guardiamo al nostro campionato, dopo un inizio entusiasmante, che senza dubbio ha illuso tanti tifosi, la squadra ha mostrato tutti i suoi limiti, soprattutto difensivi. Sembra ormai chiaro che il secondo posto è sempre più difficile da raggiungere: tutti ritengono che il prossimo incontro al San Paolo contro i giallorossi sarà uno scontro diretto, ma pochi considerano che i 6 punti dalla Roma sono tanti e che i giallorossi dovranno recuperare anche il match contro il Parma. Con una difesa ballerina e scricchiolante il terzo posto, fondamentale per accedere ai preliminari di Champions e, di conseguenza, per programmare il mercato estivo, sembra tutt’altro che blindato, con l’agguerrita Fiorentina alle spalle.
Tra spavaldi annunci di trionfi da parte della società a inizio stagione e continue promesse di un ricco mercato, con l’arrivo di top players in difesa e in mediana, resta proprio da chiedersi se non si tratti dell’ennesima stagione di crescita e di transizione. Se da un lato bisogna constatare che la rosa quest’anno è stata completamente rinnovata, dall’altro un tecnico dall’osannata esperienza internazionale come Benitez avrebbe dovuto garantire alla squadra la continuità e la mentalità vincente, le due grandi assenti della stagione partenopea.
Resta ancora da chiedersi se una piazza ambiziosa e esigente come Napoli può davvero accontentarsi della finale di Coppa Italia.
Intanto il cammino che attende il Napoli a marzo è tutt’altro che agevole. Domenica gli azzurri affronteranno la Roma, che arriverà al San Paolo col desiderio di riscattarsi dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia. Ancora più ostico si annuncia il doppio match di Europa League contro il Porto, senza dubbio tra le squadre favorite della competizione.
Carmelo Cutolo
Autore Carmelo Cutolo
Carmelo Cutolo, giornalista pubblicista, dottore di ricerca in Filologia classica, docente di lettere nelle scuole di secondo grado, appassionato di poesia, di ciclismo e di calcio.