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Napoli: cade un albero in via Bernini. Ennesima tragedia sfiorata

Albero caduto in via Bernini a Napoli


L’albero caduto sembra non avere radici. Occorre estendere le verifiche

Riceviamo e pubblichiamo.

A pochi giorni dalla caduta di un grosso ramo di un platano, avvenuta in via Luca Giordano, nei pressi dell’incrocio con via Solimena, stamani al Vomero si è di nuovo sfiorata la tragedia per la caduta improvvisa di un albero di alto fusto, in via Bernini, nei pressi dell’incrocio con via Solimena, di fronte alla chiesa di San Gennaro al Vomero.

L’episodio si è verificato intorno alle 8:30 quando la strada era già molto trafficata, anche per le tante persone che si recavano in auto al lavoro.

Le autovetture sono state dirottate su via Solimena ma il disagio è stato notevole e solo dopo l’intervento dei vigili del fuoco, che hanno provveduto a rimuovere, tagliandolo in pezzi, l’albero caduto, è stata ripristinata la normale viabilità .

A  segnalare l’accaduto è, ancora una volta, Gennaro Capodanno, Presidente del Comitato Valori collinari, che, anche attraverso il suo blog, ha più volte sollecitato gli uffici competenti a intervenire con le indagini e le verifiche necessarie da mettere in campo, alla luce dei tanti episodi di caduta di alberi, che si sono registrati al Vomero negli ultimi anni, come quello in via Puccini, nei pressi del Liceo Sannazaro, senza però che si siano riscontrate risposte operative alle sue numerose segnalazioni.

Capodanno dichiara:

La cosa che lascia perplessi è che, anche dalle foto postate sui social si osserva che l’albero abbattutosi sulla carreggiata in via Bernini, il quale, nella caduta, ha coinvolto anche una postazione della videosorveglianza, nonostante la notevole altezza, sembra non avere radici.

Mi sono ricordato al riguardo che, negli anni 80, quando ero Consigliere e Presidente della Circoscrizione Vomero, intrapresi una battaglia affinché, dopo i lavori, eseguiti a cielo aperto per il metrò collinare, nel tratto di via Bernini da piazza Vanvitelli a piazza Fanzago, venissero ripiantumare le alberature che, per eseguire tali lavori, era state tolte.

Ricordo, altresì, che uno dei problemi che si pose allora era in relazione al fatto che, essendo state realizzate due paratie in cemento armato ai lati del tratto di strada interessato alla realizzazione del cunicolo della metropolitana, si paventavano problemi per l’attecchimento delle nuove alberature da mettere a dimora.

A questo punto ritengo che gli uffici competenti dovrebbero estendere, con l’urgenza del caso, le indagini a tutto il filare di alberi presenti lungo via Bernini per verificare se ci sono altre alberature che si presentano nelle stesse condizioni di quello caduto al fine di evitare la possibilità che si possano verificare tragedie che al Vomero, in passato, si sono già vissute.

Purtroppo, i pochi alberi rimasti al Vomero, visto che molti sono stati tagliati o sono caduti, mentre alcuni, morti da tempo, sono ancora al loro posto, con la possibilità che possano anch’essi cadere da un momento all’altro, sono afflitti da molti degli stessi problemi delle essenze arboree, per lo più platani, che si trovano nelle strade del quartiere.

La mancanza di una potatura, effettuata nei tempi e con le modalità opportune, ha prodotto che le alberature poste lungo i marciapiedi di strade e piazze, sono cresciute a dismisura sia in altezza che in larghezza, raggiungendo anche i piani alti degli edifici.

In giornate ventose, come quella odierna, la forza esercitata lateralmente dal vento, tende a piegare il tronco.

A quel punto l’albero, specialmente se afflitto da patologie, non curate, che ne hanno minato la resistenza, può o spezzarsi o addirittura essere divelto dalla base, abbattendosi a terra con tutto il peso di tronco e rami, con conseguenze immaginabili.

Per quanto riguarda i platani, che un tempo costituivano una delle caratteristiche del popoloso quartiere collinare partenopeo, in molte strade, come in via Bernini, sostituiti da altre essenza arboree, oltre ad essere attaccati dal cancro colorato, che ne ha provocato la decimazione, essi sono da lustri infestati da colonie di un insetto, un tingide, il cui nome scientifico è Corythucha ciliata, la cui femmina si riproduce al ritmo di 200 uova per ogni ciclo della durata di 45 gironi, nascondendosi per riprodursi sotto la corteccia dell’albero.

Nonostante le numerose segnalazioni effettuate da lustri, non si è mai provveduto a debellare il parassita, che si è ripresentato puntuale anche quest’anno, come in ogni estate, e che potrebbe essere eliminato con metodi naturali endoterapici, come dimostrano studi scientifici, condotti al riguardo da istituti specializzati.

Capodanno sulla situazione complessiva del già scarno patrimonio arboreo a disposizione degli abitanti del Vomero, richiama ancora una volta richiama l’attenzione delle autorità competenti, segnatamente degli uffici comunali al verde, che fanno capo all’Assessore Vincenzo Santagada, affinché vengano attivate, in tempi rapidi, tutte le iniziative del caso per la tutela e salvaguardia delle alberature stradali, garantendo la sicurezza dei cittadini.

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