Dichiarazione degli Assessori Clemente e Piscopo
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Napoli.
Approvato dalla Giunta comunale, su proposta degli Assessori Clemente e Piscopo, l’Accordo di Collaborazione tra l’Università degli Studi di Napoli Federico II, Comune di Napoli e Diocesi di Napoli per la Valorizzazione del Complesso trecentesco di Donnaregina.
L’accordo, nato dalla volontà congiunta delle tre Istituzioni di collaborare per la valorizzazione, cura e fruizione pubblica del complesso monumentale, prevede l’impegno dell’Università a conservare, all’interno del Complesso, la prestigiosa sede della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio, per lo svolgimento non solo di attività didattiche e formative post laurea, quanto anche per l’organizzazione di mostre, convegni e iniziative scientifico – culturali, finalizzate alla conoscenza storica, architettonica e artistica del patrimonio monumentale napoletano.
Altrettanto, la Diocesi, nei locali del Complesso, si impegna a svolgere attività di culto, pastorale e museale, in continuità con il prestigioso Museo Diocesano, ubicato nella contigua Chiesa barocca di Donnaregina, al fine di rendere fruibile tale patrimonio da parte della collettività e conservarlo per le future generazioni.
Gli spazi messi a disposizione della Diocesi riguardano anche quelli della Scuola Bovio – Colletta, presenti all’interno del Complesso di Donnaregina, per i quali saranno confermati gli impegni, le finalità e le modalità operative e di valorizzazione previsti per la Chiesa.
Dichiarano gli Assessori Clemente e Piscopo:
La Chiesa Trecentesca di Donnaregina, parte del più ampio Complesso Monumentale, è tra le più alte manifestazioni della cultura architettonica trecentesca, oltre che simbolo della tradizione del Restauro Architettonico in Italia.
L’Accordo di valorizzazione approvato intende dare seguito ad una diversa modalità di valorizzazione del patrimonio culturale pubblico, attraverso la collaborazione istituzionale tra il Comune, l’Università e la Diocesi di Napoli, che tiene conto di altri indicatori, quali il beneficio d’uso e il valore dei servizi che la riattivazione di un bene ha su un territorio e su una determinata collettività.