Il 28 dicembre si accendono i riflettori sulla Maddalena di Napoli
Riceviamo e pubblichiamo.
Iniziò tutto nel 2016 quando un progetto che era nel cassetto da qualche anno divenne il modo in cui la comunità della Maddalena rispose alla criminalità organizzata la cui violenza lasciò sul selciato l’innocente Maikol Giuseppe Russo.
Gli abitanti di quel popolare rione alle spalle di Piazza Garibaldi decisero di allestire il più grande presepe vivente della città di Napoli, trasformando l’intero quartiere in una rappresentazione teatrale.
Giunge quest’anno alla terza edizione quel piccolo miracolo, ormai appuntamento consueto del Natale napoletano. ‘Na Luce dint’â Matalèna’ trasformerà via Postica Maddalena e tutta l’area che si pone di fronte all’imponente e importante basilica vanvitelliana dell’Annunziata Maggiore in un presepe; le porte e i palazzi saranno aperti, tante luci illumineranno una zona che troppo spesso balza agli onori della cronaca per ben altre dinamiche: spari, truffe, illegalità diffusa.
L’appuntamento è per venerdì 28 dicembre 2018 dalle 17:00 alle 20:00.
Spiega il parroco della Basilica dell’Annunziata Maggiore don Luigi Calemme:
‘Na Luce dint’â Matalèna’ porta tutta la comunità in strada per un’opera collettiva: rendere gradevole una parte del loro quartiere affinché tutti possano riscoprirne la bellezza.
Il presepe vivente promosso dall’Associazione Oratorio S. Giuda Taddeo della parrocchia dell’Annunziata Maggiore diventa così, oltre che l’opportunità di fare memoria di un mistero che ha illuminato l’umanità con la nascita di Gesù, anche una esperienza di riscatto e di condivisione.
Quest’anno il presepe è anche occasione per celebrare i sette secoli di fondazione dell’Annunziata (1318 – 2018) e rendere più accogliente quello che in origine veniva chiamato malpasso è una sfida che accettiamo volentieri.
Come si articolerà l’evento di quest’anno ce lo spiega sempre padre Gigi Calemme:
Ci saranno i sostenitori storici come Sfogliate Lab e Bar Pasticceria Azzurro, e nuovi amici come il panificio Acqua e farina e la gelateria Polo Nord. La collaborazione di NarteA, associazione culturale, si farà ammirare con tutta la sua intraprendenza con la visita dei Magi che giungeranno alla grotta con costumi di scena, mentre la presenza dell’Associazione Goccia di rugiada ONLUS attraverso forme di autofinanziamento darà questo risvolto solidale.
Promotrice dell’Emporio della Solidarietà, Goccia di rugiada educa con esso allo stile di valorizzazione del bene comune e alla riduzione dello spreco alimentare per farne risorsa e segno di carità concreta.
Al coro Living Word Gospel Project è affidato l’ambito musicale. In perfetto spirito natalizio darà vita ad un vivace omaggio al Bambino Gesù davanti alla Grotta. Come anche la tromba di Giovanni Derelli libererà le sue note incisive tra i visitatori del presepe, insieme agli strumenti degli zampognari.
A fare da collante a questa “Banda di audaci”, bambini del quartiere in testa, sarà il pazzariello, Enzo Peluso, personaggio del folklore napoletano che percorre le strade del quartiere in abiti pittoreschi, richiamando l’attenzione della gente, come i banditori di un tempo. Lui ci accompagnerà a visitare le botteghe allestite dai bambini dell’oratorio, unitamente alle loro famiglie, e quelle di artigiani autentici, ceramisti e presepisti, che renderanno visibile la loro maestria.