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‘Murales della legalità’ all’Istituto Comprensivo Gabelli

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L’inaugurazione il 31 maggio

Riceviamo e pubblichiamo.

Martedì 31 Maggio 2016, presso l’Istituto Comprensivo Aristide Gabelli, a Napoli, in via Casanova 30, si inaugura alle 11,30 il ‘Murales della legalità’ che misura circa 1300×350 cm, con il patrocinio morale dell’Osservatorio Comunicazione Partecipazione Culture Giovanili, OCPG, dell’Università di Salerno, realizzato dagli alunni dell’Istituto Comprensivo Gabelli di Napoli guidati dal prof. Nicholas Tolosa.
La camorra e le mafie in generale sono il cancro della società e non permettono lo sviluppo culturale e civile. Purtroppo radicata profondamente nelle trame della società anche in contesti che possiamo reputare assurdi, secerne la sua ignoranza verso le nuove generazioni e qualcosa bisogna fare per fermare questo fenomeno di sottosviluppo sociale. Nel nostro paese non è facile combattere la mala vita dato che proprio chi governa spesso ne è invischiato. Questa è una viva denuncia e un’indignazione verso chi vive nella corruzione e nel malaffare.

Con questo ‘Murales della legalità’ vogliamo alzare la voce e dare una speranza affinché venga definitivamente debellato questo fenomeno e soprattutto non ci siano più vittime innocenti come tante in passato e che purtroppo ancora oggi continuano ad esserci. Le sagome richiamano quelle prese a terra col gesso dalla polizia quando ci sono delle uccisioni per strada ma allo stesso tempo i colori di cui sono composte sono un rimando alla vita, alla speranza affinché ciò non accada più, al vivere civile.

Il colore nero rappresenta la camorra stessa; il rosso è il sangue delle vittime innocenti ammazzate; il fondo bianco l’innocenza di coloro che hanno perso la vita. La frase realizzata con colore rosso e nero è un messaggio chiaro, all’interno di essa si può riconoscere una pistola che spara un cuore in segno di pace e amore, mentre più avanti si può notare la sigla NA inquadrata come fosse la targa di Napoli, quindi una speranza per tutti e una speranza per la città.

È poi rappresentata la Mehari di Giancarlo Siani che qui assurge a simbolo delle vittime innocenti della criminalità organizzata. In alto a sinistra del parabrezza sono rappresentate le date di nascita e morte del giornalista mentre la targa e i sedili dell’auto sono colorati di rosso, simbolo del sangue innocente versato. Tutta l’opera è una speranza affinché i giovani comprendano che la scelta della legalità conviene sempre.

L’ingresso è su invito.
L’opera murale sarà sempre visibile negli orari scolastici.

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