Le procedure da seguire illustrate da Rossi nel corso di due assemblee con i cittadini
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
È stato presentato nel corso di due assemblee con la popolazione il percorso da seguire per ottenere il contributo da parte di coloro che hanno subito danni a causa del terremoto che ha colpito il Mugello il 9 dicembre dello scorso anno.
Ne ha diritto chi è stato costretto a trovare una sistemazione a suo carico a causa dell’inagibilità della propria abitazione, oppure chi ha subito danni strutturali all’edificio di sua proprietà o che occupa in affitto, o ai mobili contenuti al suo interno.
Sono infatti tre le voci per le quali è possibile presentare, entro 90 giorni dalla dichiarazione di inagibilità delle abitazioni, la domanda per i contributi, che potranno riguardare la autonoma sistemazione, cioè chi ha fatto ricorso ad un alloggio a pagamento ma anche chi, non usufruendo di strutture messe a disposizione dalle Istituzioni, è stato costretto a chiedere ospitalità a parenti o amici.
Per loro sono disponibili dai 400 ai 900 euro. La cifra più bassa nel caso di nucleo monofamiliare, quella più alta se formato da quattro componenti in su, a cui è possibile aggiungerne altri 200 se presenti ultrasessantacinquenni o persone con invalidità superiore al 67%. Il periodo massimo per il quale è possibile chiedere il contributo è di un anno.
Ammonta invece ad un massimo di 25.000 euro il contributo che può essere concesso per il ripristino del patrimonio immobiliare. In questo caso tra i requisiti necessari c’è l’essere proprietario o affittuario, ma la cifra può andare anche a commercianti, produttori o professionisti, qualora la riparazione sia funzionale alla ripresa dell’attività.
È di 300 euro a vano, fino ad un massimo di 1.500 euro, il contributo che può essere richiesto per il ripristino o la sostituzione dei beni mobili distrutti o danneggiati.
Per velocizzare la ristrutturazione degli immobili, le domande vanno presentate entro il 28 febbraio ai Comuni di appartenenza, tramite l’ufficio locale del Commissario e vanno controfirmate da un professionista abilitato, che dovrà descrivere i lavori necessari al ripristino e il loro costo. Se si tratta di affittuari o di comodati d’uso delle abitazioni, è necessaria anche una dichiarazione del proprietario che si impegni a proseguire il rapporto per almeno due anni dopo la realizzazione degli interventi.
Si stima che gli aventi diritto a richiedere i contributi previsti dalla legge siano circa 800, la maggior parte dei quali residenti a Barberino e che gli edifici siano in tutto 144, per un totale di circa 450 unità immobiliari.
Per tutte le altre informazioni è possibile consultare il sito del Commissario.